LA LEGGENDA DEL PIAVE

 

Il Piave mormorava

Calmo e placido, al passaggio

Dei primi fanti,il ventiquattro Maggio:

l'esercito marciava

per raggiunger la frontiera,

per far contro il nemico una barriera…

Muti passaron quella notte i fanti:

tacere bisognava, e andare avanti!

S'udiva, intanto, dalle amate sponde,

sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.

Era un presagio dolce e lusinghiero.

Il Piave mormorò:

"Non passa lo straniero!"

 

ADDIO MIA BELLA, ADDIO

 

Addio mia bella addio,

l'armata se ne va;

se non partissi anch'io

sarebbe una viltà!

 

Non pianger mio tesoro,

forse ritornerò,

ma se in battaglia io moro

in ciel ti rivedrò.

 

La spada, le pistole,

lo schioppo l'ho con me,

allo spuntar del sole

io partirò da te.

 

Il sacco è preparato,

sull'omero mi sta;

son uomo e son soldato:

viva la libertà