(1269-1327). Con tale nome è ricordato nella storia della letteratura italiana Francesco Stabili da Ascoli, astrologo e professore all'università di Bologna, che si trasferì nel 1326 a Firenze, dove fu accusato di eresia dall'Inquisizione, processato ed arso vivo. Agli ultimi anni della sua vita risale la composizione del suo poema allegorico- didattico che intitolò, non si sa esattamente il perché, Acerba, dal valore poetico molto limitato. Cecco d'Ascoli assunse una curiosa posizione di ostilità e di critica nei riguardi della Divina Commedia dantesca.


a cura di Gabriele e Lorenzo