Matematico greco, fiorito intorno al 300 A. C., al tempo di Tolomeo l, in Alessandria d Egitto : quivi fondo una scuola cioè la prima scuola alessandrina, che per secoli tenne il primato e fu in centro della matematica nel mondo mediterraneo  é da considerare, insieme con Archimede e Apollonio, uno dei 3 più grandi matematici dell' antichità. La sua opera fondamentale, elementi ha avuto, e ha tuttora, una straordinaria diffusione: é il libro che ha avuto dopo la Bibbia il maggior numero di edizioni. Gli elementi sono il coronamento e la sintesi di circa 2 secoli ricerca: da Pitagora e la sua scuola fino a Teeteto e a Eudosso; si compongono di 13 libri  nei primi 4 si trovano i teoremi fondamentali di geometria piana; nel quinto e sesto Euclide sviluppa la teoria delle proporzioni, genialmente fondata da Eudosso, definendo il rapporto di due grandezze in modo valido anche per grandezze tra di loro incommensurabili ; i libri dal 7 al 9 trattano di aritmetica il 10 libro da una classificazione, sotto forma geometrica, degli irrazionali risultati da due radicali quadratici sovrapposti, sviluppando i risultati di Teodoro e Teeteto. Euclide , sotto forma geometrica, era giunto in sostanza alla risoluzione dell' equazione generale di 2° grado. Nei libri 11 e 12 sono esposti i teoremi fondamentali della geometria solida; nel 13° vengono costruiti i 5 poliedri  regolari, e viene dimostrato che non ne esistono altri. In tutti i libri degli elementi vengono ammessi come unici strumenti consentiti la riga e il compasso, cosi come voleva Platone.La trattazione euclidea e assolutamente razionali, ed  é ancora oggi un modello di rigore logico  e dimostrativo. é bensì vero che Euclide da inizialmente delle definizioni intuitive degli enti fondamentali, quali per esempio " il punto é ciò che non a parti"  e simili; ma basa la sua costruzione su postulati e assiomi, cioè  su proposizioni primitive e su definizioni implicite secondo i canoni della più rigorosa assiomatica. Famoso il 5° postulato di Euclide, che si può enunciare nella forma: " per un punto di un piano fuori di una retta è possibile condurre una parallela, e una soltanto, alla retta stessa" ; postulato che solo 2 millenni dopo sarà dimostrato non essere conseguenza dei precedenti.Delle opere minori di Euclide ci restano i dati, un libro sulla divisione delle figure, 2 scritti sull'  ottica, che contengono  le più semplici  proposizioni di prospettiva, uno sui fenomeni e due opuscoli di musica. perduti sono invece i porismi, nei quali venivano trattati questioni che chiameremmo oggi di geometria proiettiva, i luoghi superficiali ,le cornici , lo scritto sulle false conclusioni.


A cura di Sara