Robert Fulton, inventore e ingegnere statunitense, nasce a Little Britain, in Pennsylvania, nel 1765 e dopo essere emigrato successivamente in Inghilterra e in Francia, muore nel 1815.
Nonostante le sue invenzioni visse un’esistenza amareggiata dall’incomprensione dei governanti ai quali si era rivolto per fare realizzare i suoi progetti.
Infatti non fu capito da Napoleone, dagli ammiragli inglesi, dal Direttorio dei ministri e dagli scienziati come Laplace.
Fulton fu quindi un ingegnere con idee avanzate e famosa è la sua citazione: “La libertà dei mari porterà la felicità sulla terra.”

Opere e scoperte

Progettò il primo battello a vapore, il Clermont, che nel 1807, divenne un immediato successo, quando coprì la distanza da New York ad Albany in un terzo del tempo impiegato con il tradizionale sistema di navigazione.
Il 14 ottobre 1805, Robert Fulton, annunciò al mondo intero l’invenzione di una nuova arma di straordinaria potenza, sia potenziale che innovativa: la torpedine.
La torpedine rimase allo stato embrionale per circa cinquanta anni, dovendo aspettare principalmente lo sviluppo del mezzo di trasporto più congeniale per la sua diffusione: il sommergibile ad elica.
La sua fama è infatti legata anche alla costruzione di un sommergibile ad elica lungo quasi 6,5 metri: il Nautilus, molto simile ad un sommergibile moderno.
Per realizzare il sommergibile è certo che Fulton si ispirò al principio di Archimede: “Un oggetto immerso in un liquido è sottoposto ad una spinta dal basso verso l’alto d’intensità pari al peso del volume di liquido spostato.”
Il peso di un sommergibile è variabile a causa della presenza di alcuni cassoni che possono essere riempiti dall’acqua del mare o che possono essere svuotati a seconda che il sommergibile debba immergersi notevolmente oppure debba restare ad una profondità costante.


A cura di Eleonora