VITA:

Filosofo e chimico inglese rimasto orfano di madre a sette anni, ebbe vita stentata e fu educato da una zia paterna secondo i rigorosi principi presbiteriani. Ancora ragazzo studiò il latino, greco, ebraico, tedesco, francese e italiano divenendo professore di lingue. Per alcuni anni guadagnò come libero predicatore in contrasto con la chiesa ufficiale inglese; per quaste sue attibità ebbe a subire traversie e patì persecuzioni.
Verso la trentina, si cominciò ad interessare vivamente di questioni scientifiche; la conoscenza di Frenklin lo indusse ad iteressarsi di elettricità. Lasciato lo stato ecclesiastico, fu per sette anni bibbliotecario e compagno di studi di Lord Shelborn. Fu questo un periodo di intesa e fruttuosa attività sperimentale.
Ormai largamente noto negli ambienti scientifici non vi fu mai ben accettato per le sue convinzioni religiose e politiche. Nel 1791 una folla iferocita devastò la casa dello scienziato che fu costretto a riparare negli Stati Uniti, dove trascorse operosamente l'ultima parte della propria vita. Benchè il più convinto sostenitore del suo tempo gli abbia impedito di interpretare i suoi stessi risultati sperimentali, Priestley decise di porre lo scienziato inglese nel Novero dei maggiori chimici di tutti i tempi.

SCOPERTE:

Priestley scoprì numerosi gas come ammoniaca, ossido d'azoto e anidride solforosa e in particolar modo alla scoperta dell'ossigeno ottenuto per ricaldamento dell'ossido rosso di mercurio. La scoperta di alcuni gas fu resa possibile da una nuova tecnica sperimentale ideata da Priestley nel raccogliere i gas su mercurio anzichè su acqua.


A cura di luciana