La civiltà moderna fu in contrasto con la mentalità medievale, che aveva sottoposto l’uomo al principio d’autorità negandogli libertà d’indagine e di giudizio, e si basò sulla rivalutazione dell’uomo e delle attività che questi svolge su questa terra. 
Inizialmente si manifestò  come imitazione di quanto avevano scritto gli antichi autori greci e latini, che si era ritornati a studiare scoprendo non poche delle loro opere dimenticate. 
Si diede a questo periodo,  dalla fine del XIV secolo e per l'intero XV secolo, il nome Umanesimo, ricavato dall’espressione “umane lettere”.
Con l’Umanesimo e il Rinascimento si è fatta strada una nuova concezione del mondo, dell’uomo della vita, assai diversa da quella che aveva trionfato nel Medioevo e che aveva avuto le proprie radici nella religione. Gli uomini nel XVI secolo non sono  divenuti atei, ma è cambiato il loro modo di porsi nei confronti di Dio, della scienza, della natura e degli uomini.
L’individuo per credere ha bisogno di capire, vuol trovare nella propria ragione, nei propri sentimenti, nelle variazioni della propria psicologia una norma di vita, un criterio di verità, una certezza per la propria azione.  Nel Medioevo non c’era bisogno di una ricerca scientifica per sapere il perché della comparsa dell’uomo sulla Terra, poiché, secondo la gente di quel periodo tutte le risposte si trovavano in un unico gran libro sacro chiamato Bibbia.
Anche la politica,  nel Medioevo, era stata ritenuta indegna d’autonomia ed era stata sottoposta almeno in teoria alla morale e alla religione. L’arte, la poesia, la letteratura divennero ora meno retorica.
La nuova letteratura, preannunciata dal Boccaccio, raggiunse il suo apice nell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, un poema cavalleresco dove hal libero gioco la fantasia gustata in sé stessa.La rivoluzione culturale si estese anche  alle cosiddette scienze esatte: Leonardo fu anche un grande matematico e Michelangelo un esperto ingegnere.
L’astronomia, nel Medioevo, si basava sulla Bibbia e  si  riteneva che la Terra fosse immobile al centro di sfere celesti ruotanti attorno ad essa.
L'astronomo polacco Nicolò Copernico intuì che il centro del nostro mondo è il Sole e che la Terra gira attorno ad esso. Questa intuizione, non ancora del tutto precisa e libera da errori, fu un secolo dopo sviluppata da Galileo Galilei, che, grande nelle singole scoperte matematiche, fisiche, astronomiche fu ancora più grande nel metodo posto alla base delle sue ricerche scientifiche.
Esso è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile intendere umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto.
Il risveglio culturale che caratterizza, fin dalle origini, il Rinascimento,è, anzitutto, una rinnovata affermazione dell' uomo, della sua dignità e libertà. C'è un forte richiamo alla virtù umana che vince la fortuna e muta la sorte. Si    esalta la vita attiva e, non a caso, infatti, i  più autorevoli esponenti della cultura umanistica sono impegnati in politica.  La letteratura dei testi classici, greci e romani, peraltro già in gran parte noti, significa conoscenza storica del mondo antico, per colloquiare con esso e trarne insegnamento. L' accento così si sposta e insiste sull' uomo secondo una concezione laica, non anticristiana, non tantomeno atea I  pittori e gli scultori ritraggono figure umane indimenticabili e i filosofi vanno ripetendo "grande miracolo è l'uomo".  Nel rinascimento vi è un ritorno alla filosofia antica, allo studio di Platone ed Aristotele, da cui nasce anche una figura di filosofo. Svincolato da schemi accademici, critico e spesso ribelle, incline allo studio di discipline che proiettano l' uomo verso la conoscenza e il dominio della natura. Ecco allora che i maggiori filosofi del tempo, quali Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, dedicano alla magia e all' astrologia numerosi scritti; mentre Giordano Bruno definisce il  mago come un sapiente che vuole conoscere le cose per operare su di esse. L' aspirazione dei filosofi è quella di unire lo studio dell' anima con quello della natura nell' intento di perseguire il fine ultimo: la medicina del corpo e dell' anima.      


A cura di Massimo e Fabio