VITA
Fu un astronomo e matematico greco che visse ad Alessandria d'Egitto svolgendo le osservazioni costituenti la base per lo sviluppo della sua teoria astronomica intorno al 100 d.C. Lì divenne astronomo, geografo e matematico.

OPERE E SCOPERTE
L'Almagesto è la più nota opera di Tolomeo. Essa è pervenuta a noi attraverso una traduzione dall'arabo. Il titolo originale era " Megalè mathematikè syntaxis tes astronomias "   ( Grande sintassi matematica dell'astronomia ). Nella traduzione araba l'opera fu denominata
Al Magisti ed Almagesto dai traduttori latini medioevali. In quest'opera composta da tredici volumi, egli propose una teoria che, assumendo la terra immobile ed al centro dell'universo, descrive in termini geometrici e matematici i moti apparenti e le posizioni dei cinque pianeti allora conosciuti, del Sole e della Luna inglobati nella sfera delle stelle fisse. Elaborato sulla base dei dati raccolti dai suoi predecessori, ed in particolare da Ipparco, il sistema toleimaico prevede che i corpi celesti ( Luna, Mercurio,Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno) ruotino intorno alla Terra percorrendo orbite perfettamente circolari,dette deferenti. Per spiegare le irregolarità osservate nei moti dei pianeti ed i cambiamenti di dimensione e di luminosità dei corpi celesti, Tolomeo sostenne che solo il Sole percorresse il proprio deferente con moto uniforme, e che la Luna, ed in generale gli altri pianeti, si muovessero su dei cerchi detti epicicli, i cui centri si muovevano a loro volta sui relativi deferenti. Questo sistema poteva giustificare la maggior parte delle osservazioni astronomiche dell'epoca e rimase incontrastato fino al sedicesimo secolo, quando l'astronomo polacco Nicolò Copernico rifiutò il sistema geocentrico, enunciando la rivoluzionaria teoria eliocentrica.
Tolomeo fu anche abile osservatore e redasse un catalogo delle stelle confermando la precessione degli equinozi, già scoperta da Ipparco.
Si interessò di geografia nella sua opera " Introduzione geografica" composta da otto volumi. In essa egli descrisse la carta della Terra divisa in latitudine e longitudine con proiezioni quasi perfette su cui si basarono i grandi navigatori del XVI secolo.
I suoi progressi nella matematica portarono all' introduzione dello studio della trigonometria. Si occupò anche delle proprietà della riflessione e della rifrazione della luce. Infine nei tre libri dell' " Armonia " enunciò alcune teorie musicali. Purtroppo solamente una piccola parte della sua produzione scientifica è giunta ai nostri giorni.


a cura di Dario