Solo dopo accurati sperimentazioni con esito positivo viene valutato sicuro l’uso dei prodotti agro-alimentari ottenuti da piante transgeniche, seguendo il regolamento europeo "Novel Foods" suddiviso in tre differenti classi di produzione:
STATI UNITI
Gli Usa non pongono limiti alla ricerca ed all’uso di alimenti transgenici e non a caso l’America è l’unico paese dove sono in commercio cibi manipolati come i pomodori antigelo.
EUROPA
a ) La direttiva 90/220 regolamenta l’immissione sul mercato comunitario di Ogm disciplinando: l’importazione, la lavorazione e la coltivazione di Ogm nel campo di applicazione di questa direttiva rientrano solo gli organismi viventi e non i prodotti da essi derivati.
b ) Il regolamento 258/97 stabilisce le regole per la commercializzazione e gli obblighi di etichettatura dei “NOVEL FOODS”, cioè di quei prodotti o ingredienti alimentari non ancora utilizzati in maniera significativa per l’alimentazione umana e/o i cui processi di lavorazione comportano un significativo cambiamento della loro composizione e/o del loro valore nutrizionale e/o della loro utilizzazione prevista.
c ) Il regolamento 1139\98 stabilisce l’obbligo di etichettatura per tutti i prodotti finali in cui compaiono proteine o Dna transgenici, superando in tal modo il concetto di “EQUIVALENZA”.
d ) il regolamento 49\2000
modifica il regolamento 1139\98 e stabilisce l’obbligo di etichettatura
per tutti i prodotti alimentari costituiti da Ogm o contenenti negli ingredienti
Ogm o loro derivati in misura superiore dell’1% dei singoli ingredienti
costituenti il prodotto alimentare; tale regolamento istituisce LA SOGLIA
DI PRESENZA “ACCIDENTALE INVOLONTARIA” DI OGM NEI PRODOTTI
ALIMENTARI OGM “FREE”.
e ) il regolamento 50\2000
stabilisce l’obbligo di riportare in etichetta la presenza di additivi
e aromi alimentari costituiti o derivati da Ogm.
N.B. Con gli ultimi due regolamenti, entrati in vigore il 10 aprile, l’UE ha voluto estendere l’etichettatura a tutti i prodotti alimentari contenenti Ogm in misura superiore all’1%.
ITALIA
Oltre ai regolamenti comunitari,
con il DPR 128 del 26 maggio 1999 è stato sancito il divieto di
utilizzo di prodotti costituiti o contenenti Ogm negli alimenti destinati
ai lattanti fino ai dodici mesi di età e ai bambini fino ai tre
anni di età, come provvedimento precauzionale in mancanza di sufficienti
documentazioni scientifiche attestanti l’innocuità degli Ogm.
SPAGNA
È stato il paese europeo
più tollerante nei confronti degli alimenti modificati, dove il
limite consentito era del 5%. Ora sembra aver cambiato atteggiamento, e
una sola azienda spagnola è autorizzata a coltivare mais transgenico.
GRAN BRETAGNA
Dopo aver proclamato che i
cibi modificati geneticamente non avevano effetti dannosi per la salute,
il governo britannico ci ha ripensato, complice che la vicenda di mucca
pazza, ed ora ha accettato la normativa europea.
FRANCIA
La Francia prende tempo. Dopo
aver detto si ai cibi manipolati, ora ci sta ripensando e ha varato una
moratoria di due anni.
GERMANIA
La Germania ha accettato le
norme imposte dall’Europa anche dopo la sollevazione popolare che ha indotto
le aziende a non vendere nei supermercati cibi transgenici
AUSTRIA
L’Austria è stata uno
dei primi paesi ad opporsi alla vendita di cibi manipolati. Ora ha accettato
la tolleranza imposta dall’Unione Europea.