Repubblica federale
dell'America settentrionale, formata da 48 stati confinanti e 2
geograficamente non contigui: l'Alaska e le isole Hawaii. Comprende
inoltre alcuni possedimenti non incorporati: Porto Rico, le Samoa
Americane, Guam e le isole Vergini Americane. I 48 stati limitrofi si
estendono nella fascia centrale dell'America settentrionale e sono
delimitati a nord dal Canada, a est dall'oceano Atlantico, a sud dal golfo
del Messico e dal Messico e a ovest dall'oceano Pacifico. A nord i Grandi
Laghi e il fiume San Lorenzo delimitano in parte il confine con il Canada,
mentre a sud il Rio Grande separa gli Stati Uniti dal Messico. Lo stato
dell'Alaska è situato all'estremità nordoccidentale del continente
americano e l'arcipelago delle isole Hawaii si trova nell'oceano Pacifico,
a più di 5000 km di distanza dalla costa statunitense. La
capitale è Washington D.C. e il centro urbano più esteso è New York. La
superficie dello stato è di 9.809.155 km2,
di cui 1.700.139 km2
costituiscono l'Alaska e 28.313 km2
le isole Hawaii. L'intero sistema delle acque interne ha una superficie di
507.788 km2.
Clima
Negli Stati Uniti il clima è temperato a esclusione dell'Alaska,
situata nella fascia climatica subartica. Esso presenta tuttavia marcate
variazioni regionali dovute alla disposizione dei rilievi e all'influenza
degli oceani. Le vasta sezione interna del paese è inoltre esposta a
masse d'aria fredda provenienti dal polo, che possono spesso raggiungere
le aree più meridionali del paese, e masse d'aria calda e umida
provenienti dai tropici che possono raggiungere le regioni nordorientali.
Due fenomeni atmosferici risultano
particolarmente significativi per il clima degli Stati Uniti. Il primo
consiste in una corrente d'aria discendente che si sposta gradualmente
dagli strati più alti dell'atmosfera. Essa è originata dalle correnti
ascendenti di aria calda e umida nella zona prossima all'equatore;
risalendo negli strati più alti dell'atmosfera, l'aria perde umidità e
inizia a spostarsi verso il polo. A circa 30° di latitudine nord l'aria
inizia a scendere, portando condizioni atmosferiche calde e asciutte nelle
aree sudoccidentali del paese, soprattutto in estate. Un altro fenomeno
significativo è la corrente a getto, un'area variabile di forti venti che
soffiano generalmente da ovest verso est negli strati alti dell'atmosfera.
La direzione delle correnti a getto consente di effettuare accurate
previsioni meteorologiche in qualsiasi momento del giorno. In estate la
corrente a getto si trova generalmente vicino al confine con il Canada ma
può spostarsi a nord fino all'Alaska o a sud fino alla Louisiana. Nello
stato di Washington e in Alaska essa porta l'aria umida del Pacifico verso
le regioni interne, mentre negli altri stati occidentali le masse di aria
asciutta provenienti dal Messico e dal Canada hanno la prevalenza. A est,
al contrario, la corrente a getto può determinare lo spostamento di masse
d'aria umida dal golfo del Messico al Canada. Durante l'inverno il sistema
dei venti influenza le regioni meridionali del paese. Le masse d'aria
provenienti dal Pacifico portano nuvole e pioggia sui rilievi della costa
californiana e dell'Alaska meridionale. I
cataclismi meteorologici sono strettamente connessi alla direzione
stagionale della corrente a getto e ai fronti a essa associati. Le piogge
torrenziali sono più frequenti nelle vicinanze
del golfo del Messico; i tornado
si verificano nelle regioni centrali degli Stati Uniti, dove le masse
d'aria provenienti dal Canada e dal golfo si scontrano violentemente; gli uragani
si sviluppano nella tarda stagione estiva e, provocati dalle masse d'aria
calda provenienti dall'Atlantico, si spostano verso gli stati sudorientali
nella stagione autunnale. Le abbondanti nevicate invernali negli Stati
Uniti orientali sono causate dal rapido raffreddamento dell'aria del golfo
fenomeno che, nella regione dei Grandi Laghi, risulta amplificato dalle
locali brezze lacustri.
Idrografia
Negli Stati Uniti orientali i corsi d'acqua come l'Hudson, il
Delaware, il Susquehanna, il Potomac e il Savannah hanno una portata
considerevole, dovuta soprattutto alle frequenti precipitazioni, e
costituiscono quindi importanti vie di comunicazione utilizzate in
prevalenza per il trasporto delle merci. La portata dei fiumi
dell'interno, come l'Ohio, il Tennessee, l'Illinois e il Mississippi,
soggetti a piene frequenti nella stagione primaverile, diminuisce nelle
calde settimane della tarda estate e nei nevosi mesi invernali. La
regolazione del flusso e il controllo delle piene di questi fiumi sono
stati messi a punto attraverso un complesso sistema di dighe e argini. Lo
scioglimento delle nevi alimenta i fiumi che scorrono verso est, il
Missouri, il Platte, l'Arkansas e il Rio Grande, e i corsi d'acqua che
attraversano le regioni occidentali, il Colorado, il Sacramento, lo Snake
e il Columbia, che scorrono verso ovest. Quasi tutti questi fiumi riducono
la loro portata allontanandosi dalle sorgenti montane e alcuni, come il
Colorado, sono regolati da dighe e deviati per un utilizzo urbano e
agricolo così massiccio che non portano più acqua al mare. In Alaska
tutta la rete idrografica è legata allo Yukon. Dei
numerosissimi laghi presenti sul territorio statunitense i principali
sono i Grandi Laghi (Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario) che,
collegati tra loro da una serie di canali e corsi d'acqua, rappresentano
il bacino lacustre più esteso del mondo collegato a sua volta, attraverso
il San Lorenzo, all'oceano Atlantico. Innumerevoli laghi minori sono
disseminati nella zona nordorientale degli Stati Uniti, nel Midwest
settentrionale e in gran parte dell'Alaska. Fra i principali vi sono il
Champlain, il Winnipesaukee e il Cayuga a nord-est e il Winnebago, il Red
e i Mille Lacs nel Midwest. Il Grande Lago Salato dello Utah e molti altri
bacini di estensione minore situati nello stato del Montana costituiscono
i resti di laghi molto più estesi formatisi in epoca glaciale.
Popolazione
La popolazione degli Stati Uniti è estremamente mobile: negli anni
Ottanta e all'inizio degli anni Novanta la ridistribuzione dagli stati del
Nord-Est e del Centro-Nord verso gli stati del Sud e dell'Ovest è stata
la tendenza più evidente, accompagnata a una sempre crescente
diversificazione per quanto concerne la composizione etnica, le
caratteristiche, la lingua e la religione. Secondo il censimento del 1990,
la popolazione residente nel paese era di 248.709.873 abitanti. Durante il
decennio 1980-1990 si è verificato un incremento di 22.164.068 unità
che, nella misura di circa il 54%, ha interessato gli stati di California,
Texas e Florida. Attualmente gli Stati Uniti hanno una popolazione di
263.437.000 abitanti (1996).
Lingua e religione
La lingua ufficiale degli Stati Uniti è l'inglese,
parlato dalla grande maggioranza della popolazione. Tuttavia, quasi 32
milioni di residenti parlano in famiglia una lingua diversa: circa il 54%
di questi utilizza lo spagnolo mentre altre lingue diffuse sono il cinese,
il giapponese, il coreano, il vietnamita, l'arabo, l'italiano, il
francese, il tedesco, il polacco, il greco, il portoghese e quelle parlate
dai nativi americani.
Dalla colonizzazione fino al XIX secolo in ogni stato si assistette al
fiorire di innumerevoli congregazioni e correnti religiose, tutte di
ispirazione cristiana. Dopo l'adozione della costituzione del 1788 si
vennero allentando i legami tra singoli stati e le loro particolari
chiese. Durante la prima metà del XIX secolo la popolazione statunitense
era in grande parte di religione protestante, mentre i cattolici e gli
ebrei costituivano esigue minoranze. Il numero dei cattolici crebbe
significativamente a partire dal 1820 con l'arrivo di molti immigrati
dall'Irlanda; tra il 1845 e il 1855 questa emigrazione si fece più
massiccia, a causa di una grave carestia che colpì il paese. Dopo il
1848, in seguito ai moti popolari soffocati da una violenta repressione,
un gran numero di luterani
emigrarono in America dalla Germania mentre, nella seconda metà del
secolo, la maggior parte degli immigrati proveniva dalle nazioni
dell'Europa meridionale e orientale – Italia, Austria, Ungheria, e
Russia – ed era di religione cattolica o ebraica.
Fra gli sviluppi religiosi del XIX secolo vi fu la fondazione di alcune
chiese locali, fra le quali la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi
dell'Ultimo Giorno alla quale appartengono i mormoni,
la Chiesa avventista
del Settimo Giorno e i Testimoni
di Geova. Il gruppo religioso
attualmente più numeroso negli Stati Uniti è quello cattolico romano,
rappresentato da circa il 25% della popolazione totale. Fra i maggiori
gruppi protestanti (56% della popolazione ) vi sono i battisti (19,4%), i
metodisti (8%) e i presbiteriani (2,8%). La religione non cristiana
numericamente più rilevante è quella ebraica (2%), seguita da quelle
musulmana, buddhista e induista.
Istruzione e cultura
Nella maggior parte degli Stati Uniti l'analfabetismo è
pressoché assente. Nel 1993 degli americani di età superiore ai 25 anni,
circa i quattro quinti avevano completato le scuole superiori: un
risultato notevole, se paragonato alla percentuale del 15% rilevata nel
1940.
Istruzione
Nel paese ci sono istituzioni scolastiche sia pubbliche sia private
che garantiscono l'educazione a partire
dall'asilo nido fino all'università. L'istruzione elementare e secondaria
richiede 12 anni di scuola, al termine dei quali viene rilasciato un
diploma. In teoria, la responsabilità della gestione dell'educazione
pubblica è locale. In realtà, il controllo locale è stato in gran parte
sostituito dalla legislazione statale che si occupa dei sistemi di
finanziamento degli standard accademici, come pure delle linee guida dei
programmi e delle politiche scolastiche. Essendo di competenza dei singoli
stati, esistono nel paese diversi sistemi di istruzione pubblica. A
livello di istruzione elementare e secondaria, essa è finanziata da tre
livelli istituzionali: locale, statale e federale. Poiché le tasse locali
sono legate ai livelli di reddito delle singole zone, esiste una
disparità nella qualità dei servizi educativi offerti: nelle zone più
ricche le scuole hanno maggiori finanziamenti mentre in quelle più povere
accade il contrario.
Musei
I
principali musei statunitensi comprendono: il Museum of Modern Art di New
York, il più vasto e accreditato museo d'arte moderna del mondo; lo
Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington D.C., che ospita
importanti collezioni d'arte moderna, e il San Francisco Museum of Modern
Art. Altri importanti musei sono: il Metropolitan Museum of Art, il
Guggenheim Museum e il Whitney Museum of American Art di New York, l'Art
Institute di Chicago, il Museum of Fine Arts di Boston, il M.H. de Young
Fine Arts Museum di San Francisco, il Philadelphia Museum of Art e,
infine, il Museum of Fine Arts di Houston. Gli Stati Uniti possiedono più
di 7000 musei; fra i maggiori musei scientifici vi sono l'American Museum
of Natural History di New York; la Smithsonian Institution a Washington
(D.C.); il Field Museum of Natural History e il Museum of Science and
Industry, entrambi a Chicago; l'Academy of Natural Sciences di
Philadelphia; la Maryland Academy of Sciences di Baltimora e il Natural
History Museum di Los Angeles.
Economia
Gli Stati Uniti sono la prima potenza industriale a livello mondiale
dall'inizio del XX secolo. Fino alla seconda metà del XIX secolo
l'economia del paese poggiava tradizionalmente sull'agricoltura; dopo la guerra
di Secessione furono compiuti
importanti progressi nella produzione di beni industriali di base e, con
la prima guerra mondiale, i manufatti iniziarono a dominare le
esportazioni più delle materie prime; con lo sviluppo dell'industria,
l'agricoltura divenne più meccanizzata ed efficiente, utilizzando sempre
minor forza lavoro. Dopo la seconda guerra mondiale si assistette allo
sviluppo del settore dei servizi, come la pubblica amministrazione, le
libere professioni, le attività commerciali e finanziarie. Oggi il
settore dei servizi è il più rilevante dal punto di vista economico e
impiega circa tre quarti della forza lavoro; l'industria ne impiega invece
il 17% e l'agricoltura solo il 3%. A partire dall'inizio degli anni
Trenta, il governo degli Stati Uniti ha avuto un ruolo sempre più
importante nell'economia e, nonostante essa sia basata sulla libera
impresa, il governo la regolamenta in molti modi. Alcune disposizioni
governative sono state dettate dall'esigenza di tutelare i consumatori da
prodotti non sicuri e i lavoratori da condizioni di lavoro non adeguate
mentre altre normative sono state adottate per la salvaguardia
dell'ambiente dall'inquinamento.
Agricoltura
Nonostante il settore agricolo contribuisca nella misura del solo
2% al prodotto interno lordo e impieghi meno del 3% della forza lavoro del
paese, gli Stati Uniti sono ancora oggi leader mondiali in molti settori
della produzione agricola. Oltre a soddisfare il fabbisogno alimentare
interno, i prodotti agricoli rappresentano una voce importantissima nel
mercato delle esportazioni. Il valore annuale complessivo della produzione
agricola è cresciuto da circa 55 miliardi di dollari nel 1970 a 187
miliardi nel 1992. Scomparse le piccole aziende a conduzione familiare,
l'attività è oggi praticata in grandi imprese meccanizzate che
riforniscono sia i mercati urbani sia le aziende di trasformazione
alimentare. I maggiori prodotti coltivati sono i cereali (mais, frumento,
avena e orzo), il foraggio, le patate e la barbabietola da zucchero. Per
più di un secolo e mezzo, la coltivazione del cotone è stata alla base
dell'economia degli stati del Sud, soprattutto nelle regioni a est del
Mississippi. Attualmente questo tipo di coltura viene praticata in modo
estensivo ricorrendo a una meccanizzazione su larga scala. Ancora
redditizio è il tabacco, prodotto soprattutto in North Carolina e
Kentucky. Altri prodotti di rilievo sono arachidi (Georgia) e pomodori
(Florida), oltre a pesche, mele (Washington), arance, uva (California),
ananas (Hawaii).
Un voce di grande rilievo nell'economia del paese è inoltre rappresentata
dall'allevamento che alimenta una fiorente industria lattiero-casearia,
soprattutto nella zona dei Grandi Laghi. Le estese pianure offrono ideali
terreni di pascoli per i bovini mentre nella sezione nordorientale delle
pianure centrali particolarmente diffuso è l'allevamento di suini.
Pesca
Gli Stati Uniti si posizionano sesti nella classifica mondiale di
pescato dopo la Russia, la Cina, il Giappone, il Perù e il Cile. L'Alaska
è il primo stato sia per quantità sia per valore del pescato: fra le
specie più redditizie vi sono il salmone
e l'halibut.
Altri stati che hanno buone risorse ittiche sono, in ordine di importanza
economica, Massachusetts, Louisiana, Texas, Maine, California, lo stato di
Washington, Florida e Virginia. Il principale porto peschereccio si trova
a New Bedford, in Massachusetts. Le acque costiere del New England sono
ricche di aragoste, pettini, vongole, ostriche e merluzzi, nella baia del
Chesapeake si pescano soprattutto granchi e nel golfo del Messico
gamberetti. La maggior parte del pesce d'acqua dolce venduto sul mercato
statunitense proviene da vivai. Le principali specie allevate sono il
pesce gatto, la trota, il salmone, le ostriche e i gamberi d'acqua dolce.
Industria
Gli Stati Uniti sono leader mondiali per il valore della loro
produzione industriale annua. Circa il 19% del prodotto interno lordo è
ascrivibile a questo settore nel quale è impegnato più di un sesto dei
lavoratori occupati. Il valore totale delle spedizioni di prodotti
industriali nel 1990 ammontava a circa 2870 miliardi di dollari. Sebbene
l'industria continui a essere un settore cruciale per l'economia
statunitense, la sua importanza è diminuita a partire dalla fine degli
anni Sessanta. Il cuore della
produzione industriale statunitense è rappresentato dal Nord-Est e in
particolare dagli stati di New York, Ohio, Illinois, Michigan e
Pennsylvania, responsabili del 28% del profitto annuo creato
dall'industria. Gli stati nei quali si è assistito a un notevole sviluppo
industriale sono, al Sud, il Texas e, a Ovest, la California che
all'inizio degli anni Novanta deteneva il primato della produzione
industriale del paese. Le principali
categorie di manufatti industriali, in base al loro valore commerciale,
sono rappresentate da prodotti chimici, mezzi di trasporto, industria
alimentare, macchinari e attrezzature elettroniche. Nei primi anni Novanta
tutti i macchinari industriali (motori, attrezzature per l'agricoltura,
macchine per costruzione, impianti di refrigerazione, attrezzature per
l'ufficio e computer) fornivano circa il 10% del profitto annuo creato
dall'industria. La California è lo stato leader nella produzione di
macchinari industriali, seguita da Illinois, Ohio e Michigan; quest'ultimo
è leader dell'industria automobilistica, la California di veicoli
aerospaziali. L'industria alimentare forniva all'inizio degli anni Novanta
circa l'11% del fatturato creato dall'industria, mentre l'industria
chimica (Texas e Louisiana) contribuiva per il 12%. In California sono
presenti numerosi stabilimenti per la lavorazione dei prodotti agricoli,
mentre l'Illinois e il Wisconsin sono ai primi posti nella produzione di
carne e lattiero-casearia. L'industria delle apparecchiature elettroniche
comprende i settori della produzione di strumenti elettrici industriali,
di elettrodomestici, di apparecchi radio e televisivi, di componenti
elettronici e di dispositivi per la comunicazione. La California,
l'Illinois, l'Indiana e il Massachusetts sono stati leader nella
produzione di materiale elettronico, uno dei settori dell'industria
statunitense che si sta sviluppando a ritmi rapidissimi. I minerali di
ferro, estratti nel distretto del Lago Superiore, e quelli importati dal
Canada e da altri paesi, insieme al carbone proveniente dai giacimenti
appalachiani, sono gli elementi su cui si basa la grande industria del
ferro e dell'acciaio. Pennsylvania,
Ohio, Illinois e Michigan sono gli stati che guidano la produzione di
metalli di prima fusione. L'Ohio, che possiede una forte concentrazione di
impianti per la lavorazione dei pneumatici, è da molto tempo leader in
questo settore. Le industrie grafiche ed editoriali sono molto diffuse e
in tutto il paese vengono pubblicati numerosissimi giornali. In questo
settore lo stato di New York, con la sua industria libraria, è al primo
posto, ma anche la California, l'Illinois e la Pennsylvania ricoprono un
ruolo importante. L'industria cartaria è importante soprattutto in quegli
stati che possiedono considerevoli risorse forestali (in particolare legno
di conifere) sfruttate per la produzione di carta: Wisconsin, Alabama,
Georgia, gli stati di New York e di Washington, Maine e Pennsylvania. Gli
altri principali settori industriali degli Stati Uniti sono quello
tessile, dell'abbigliamento, degli strumenti di precisione, del legname,
dei mobili, degli oggetti in cuoio e del tabacco.
Risorse energetiche
Il petrolio fornisce il 41% dell'energia consumata negli Stati
Uniti e garantisce circa il 97% dell'energia usata per alimentare il
settore nazionale dei trasporti. Il gas naturale è la risorsa che
garantisce circa il 24% dell'energia utilizzata a scopo domestico e
industriale mentre il carbone viene principalmente utilizzato per generare
energia elettrica e per la produzione dell'acciaio. Le centrali
idrolelettriche e nucleari contribuiscono alla produzione energetica nelle
percentuali del 4% e dell'8%. Nel 1947
la produzione di petrolio del paese divenne insufficiente a soddisfare il
fabbisogno interno e oggi gli Stati Uniti sono costretti a importare il
12% del greggio necessario al consumo interno. Per quanto riguarda il
carbone, gli ingenti giacimenti presenti nel paese consentono di esportare
parte della produzione annua.
Ordinamento dello stato
La legge suprema degli Stati
Uniti è la Costituzione, redatta nel 1787 ed entrata in vigore nel 1789.
I primi dieci emendamenti, che la modificarono parzialmente, furono
adottati nel 1791: essi sancivano importanti diritti quali la libertà di
opinione, di religione, di stampa, di associazione e di petizione. Altri
17 emendamenti furono apportati tra il 1795 e il 1992: essi prevedono, tra
l'altro, l'abolizione della schiavitù, la tassazione sui redditi e il
suffragio universale per tutti i cittadini al di sopra dei 18 anni. La
Costituzione è in vigore nei 50 stati dell'Unione (dotati anche di una
propria Costituzione), tutti repubblicani: ogni stato possiede poteri
sulle questioni interne, ma fa capo alla federazione per quanto concerne
gli affari esteri. Il capo dello stato è il presidente degli Stati Uniti
e la sede del governo è a Washington,
nel District of Columbia. La Costituzione stabilisce tre distinti poteri:
legislativo, esecutivo e giudiziario. Ognuno dei tre ha facoltà sancite
costituzionalmente che possono influire sul funzionamento degli altri due,
in modo da ottenere un sistema di controllo reciproco noto come checks
and balances: tutto ciò per evitare ogni forma di potere assoluto.
Dall'adozione della Costituzione il governo nazionale ha, con il passare
del tempo, ampliato le proprie funzioni per quanto riguarda le questioni
economiche e sociali e condivide con i singoli stati molteplici
responsabilità.
Potere esecutivo
L'articolo II della Costituzione prevede un presidente e un
vicepresidente in carica per un periodo di quattro anni; vengono eletti da
un collegio elettorale di secondo grado (cioè da persone elette a loro
volta dal voto popolare) chiamato Electoral College e formato da un numero
di elettori per ogni stato pari a quello dei suoi deputati e senatori. Il
presidente riassume in sé la funzione di primo ministro e di capo dello
stato e, contrariamente a quanto avviene in molte altre nazioni, è anche
capo del suo partito politico. La Costituzione stabilisce che il
presidente sia anche il comandante in capo dell'esercito; il Congresso
attua tuttavia un controllo sui poteri militari del presidente, ed è
proprio al Congresso che spetta l'eventuale decisione di entrare in
guerra. I poteri diplomatici del presidente comprendono: la negoziazione
di trattati e la nomina di ambasciatori all'estero (decisioni da prendere
con il consenso dei due terzi del Senato), l'accettazione degli
ambasciatori stranieri e le intese per concertare azioni comuni con capi
di stato esteri. Per legge, il
presidente deve preparare e presentare al Congresso un rapporto annuale
sull'andamento degli affari pubblici. Tale relazione offre una panoramica
finanziaria, economica e sociale della situazione a livello nazionale,
permettendo al presidente di proporre le misure legislative che ritiene
indispensabili, particolarmente a livello economico e militare. Il
presidente è affiancato da consiglieri specializzati nei diversi settori
dall'amministrazione pubblica all'economia, dalla difesa alla scienza, e
così via. Alla Casa Bianca, sede degli
uffici e residenza del presidente, hanno sede inoltre numerosi enti
federali tra i quali il National Security Council (Consiglio per la
sicurezza nazionale), la Central Intelligence Agency (Servizi segreti) e
il Federal Bureau of Investigation (Servizi investigativi). Tutti i
responsabili di questi servizi rispondono direttamente al presidente, non
al Congresso. I segretari (paragonabili ai nostri ministri), responsabili
dei singoli dipartimenti, sono 14: segretario di stato, del Tesoro, della
Difesa, della Giustizia, degli Interni, dell'Agricoltura, del Commercio,
del Lavoro, della Sanità e dei Servizi Sociali, della Pubblica
Istruzione, dell'Edilizia e Urbanistica, dei Trasporti, dell'Energia e dei
Reduci.
Potere legislativo
Tutti i poteri legislativi sono esercitati dal
Congresso degli Stati Uniti. Esso è composto da due camere: il Senato,
eletto per un periodo di sei anni, e la Camera dei rappresentanti (House
of Representatives), in carica per due anni. Ogni due anni vengono eletti
tutti i membri della Camera dei rappresentanti e si rinnova un terzo dei
mandati dei senatori. Il Senato consta di 100 membri, due per ogni stato,
mentre la camera si compone di 435 rappresentanti, eletti dai diversi
stati in base alla loro popolazione. Il Senato e la Camera dei
rappresentanti vengono entrambi organizzati dal partito di maggioranza,
che sceglie il presidente di ogni camera, il leader di maggioranza e i
presidenti di ogni commissione. Quasi sempre, in passato, il partito che
controllava la Casa Bianca non ha avuto il controllo delle due camere e
questo ha spesso causato situazioni conflittuali fra governo e parlamento.
Ha il potere di dichiarare guerra, arruola e
mantiene le forze armate, stabilisce prezzi e regolamenta il commercio con
l'estero.
Potere giudiziario
Il sistema giudiziario federale comprende la Corte Suprema, istituita
dalla Costituzione, 12 corti di appello, 91 tribunali distrettuali e altre
corti speciali. Le corti federali hanno due compiti costituzionali:
anzitutto interpretano le leggi e le normative amministrative; in secondo
luogo stabiliscono se qualsiasi legge approvata dal Congresso, o qualsiasi
azione amministrativa dell'esecutivo nazionale o dei singoli stati,
vìolino lo spirito della Costituzione. I nove magistrati della Corte
Suprema e gli altri giudici federali sono nominati dal presidente dietro
suggerimento del Senato e con la sua approvazione. Tutti i giudici
federali sono incaricati a vita e possono essere destituiti solo con una
procedura di impeachment.
Amministrazioni statali e locali
La Costituzione degli Stati Uniti prevede un sistema federale: i
singoli stati non possono avere relazioni con l'estero, firmare trattati,
stringere alleanze o stabilire tariffe. Non possono neppure coniare
valuta, imporre tasse sul commercio fra stati o fissare limiti alla
circolazione di persone all'interno degli Stati Uniti. Possono però
creare organismi sovrastatali che, una volta approvati dal Congresso,
possono occuparsi di questioni quali: le risorse idriche, la navigazione,
il controllo dell'inquinamento o lo sviluppo di porti. Il governo
nazionale e gli stati sono strettamente legati in un sistema
amministrativo di federalismo cooperativo. Gli stati amministrano infatti
i fondi che il governo stanzia per singoli programmi (ad esempio per
l'istruzione o per attività e opere di pubblico interesse), mantenendo
standard operativi fissati dagli organismi federali. Le più importanti
funzioni svolte dagli stati comprendono il controllo dei requisiti di
idoneità dei votanti, l'organizzazione delle elezioni nazionali e
statali, la supervisione delle amministrazioni delle municipalità e delle
contee, la promozione e la regolamentazione del commercio, dell'industria
e dell'agricoltura, come pure la manutenzione delle autostrade, delle
prigioni e degli ospedali. Gli stati si occupano inoltre dell'istruzione
superiore, sostenendo le istituzioni universitarie, mentre condividono con
il governo nazionale la responsabilità dei servizi sociali,
dell'assistenza sanitaria per gli indigenti e degli uffici di
collocamento. Quasi tutti gli stati
sono suddivisi in contee, le quali hanno funzioni amministrative più o
meno estese a seconda dello stato cui appartengono; e nel 1992
complessivamente erano 3043. In zone ad alta densità di popolazione le
contee sono a loro volta suddivise in municipalità, che includono città,
cittadine e villaggi. Le municipalità generalmente si occupano dei
servizi di base, fra i quali l'organizzazione di un corpo di polizia
municipale, l'igiene pubblica e la sorveglianza antincendio. Le scuole
elementari e secondarie vengono in genere dirette da comitati scolastici,
che si affiancano al governo statale nella gestione finanziaria, nella
supervisione dei programmi come pure nell'assunzione e nel controllo degli
insegnanti. Vedi anche le voci sui singoli stati americani.
Difesa
Il presidente degli Stati Uniti è anche il comandante in capo delle
forze armate. Gli ordini del presidente vengono diramati tramite l'ufficio
del segretario alla Difesa ai vari comandi militari. I capi militari
dell'esercito, della marina, dell'aviazione e dei Marines si riuniscono
nel Joint Chiefs of Staff, comitato direttivo che consiglia il presidente
e il Congresso sulle strategie militari, gli armamenti e sul livello degli
stanziamenti economici necessari. Dal 1973, le forze armate statunitensi
(con 1.705.000 militari in servizio attivo) sono interamente formate da
uomini e donne volontari. Gli Stati Uniti hanno stretto accordi per la
sicurezza nazionale e internazionale fra i quali la NATO
(Organizzazione del trattato dell'Atlantico del Nord) e l'ANZUS,
che lega Australia e Stati Uniti.
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