Benvenuti nella S.M.S. Hans Christian Andersen

Via Delia 46 - Roma

Alcune iniziative svolte negli ultimi anni:

Tale progetto vede impegnati tutti gli alunni dei corsi A, B e C della Scuola Media Andersen e mira a creare delle risposte concrete alle varie opportunità di apprendimento che vengono offerte nel corso dell'anno scolastico. Il laboratorio ha lavorato materiale di scarto, in praticolare bottiglie di plastica, che una volta diventati prodotti finiti sono stati presentati il 22 dicembre 1999 ad una Mostra Mercato (denominata Mercatino di Scarty) organizzata nei locali della S.M.S Andersen.
Ecco alcune foto tratte dal Mercatino di Scarty del 22/12/99
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Conclusosi questo ciclo, il laboratorio si attiverà per supportare tutta una serie di manifestazioni legate all'ambiente, in cui la scuola Andersen è coinvolta da sempre, quindi da fine marzo in poi inizierà a lavorare per la mostra di fine anno.

11 giugno 1998 - Mostra "Alla ricerca del colore di Matisse"
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    L'esposizione romana dell'autunno 1997 ai Musei Capitolini è stata per i ragazzi della S.MS. Andersen un'occasione irripetibile per incontrare l'opera di uno straordinario protagonista dell'arte del Novecento. Essi hanno ammirato le 200 opere che rappresentano il più vasto e importante nucleo di opere di Matisse che sia stato finora presentato in Italia e che disegnano un percorso che illumina la radicale innovazione portata dall'artista francese nell'arte del nostro secolo. Questa mostra ha suscitato in loro un così forte interesse che esso hanno deciso di realizzare quegli stessi 15 quadri che ci sono sembrati più significativi, calandosi nella ricerca del colore e delle forme dell'Autore. Promossa dalla S.M.S. Andersen di Roma e realizzata dalle classi IIIª A, IIIª B e IIIª C, la mostra è stata aperta nei locali della Scuola dall'11 al 30 giugno 1998. La mostra è stata realizzata con il significativo contributo della Prof.ssa Concetta Milone, e della Prof.ssa Antonella Corea.
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    La carriera artistica di Matisse segue un percorso ideale: inizia con la pittura di un vecchio e termina con la pittura di un giovane, ed è significativo il fatto che siano tanto amati ed apprezzati dai giovani i suoi quadri, tanto da essere stati studiati, sviscerati e riprodotti dai ragazzi di questa scuola. Essi non hanno riprodotto i quadri più famosi, ma quelli per loro più significativi cercando di calarsi in ciò che l'autore provava, nelle sue sensazioni ed emozioni, per mostrare l'intensità dei toni e l'uso del colore in maniera libera, del tutto indipendente dal motivo stesso che esso definiva. I colori e la luce dei quadri di Matisse hanno senz'altro affascinato questi ragazzi e sullo studio di quei colori "mediterranei", così come furono definiti un secolo fa dallo stesso autore, questi ragazzi hanno lavorato partendo da un'analisi del pittore ed arrivando alla valenza del colore, allo schematismo del disegno che ci fornisce la giusta chiave di lettura dell'opera.Matisse studiava il colore in relazione al rapporto che esso crea ed i ragazzi che hanno lavorato su alcuni suoi quadri hanno capito che un dipinto non è fatto solo di pura e semplice superficie, ma di un insieme di accordi cromatici. I ragazzi hanno captato questo messaggio matissiano, pervenendo alla concezione del colore libero da qualsiasi legame, che non si pone come obiettivo la rappresentazione realistica dell'oggetto, ma l'autonomia della pittura, la pura esistenza del colore svincolato da ciò che originariamente serviva come pretesto.

11 giugno 1998 - Presentazione del progetto parco adiacente alla Scuola
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