CENNI BIOGRAFICI DI GIUSEPPE PIETROCOLA
GIA’ PROFESSORE E RETTORE NELLA REGIA UNIVERSITA’ DI NAPOLI

Giuseppe Pietrocola ebbe i natali nella città di Vasto (Abbruzzo citra) da Emanuele Pietrocola e dalla signora Clementina dei Baroni Anelli nel 1806. Da valenti professori apprese le belle lettere e la filosofia; e quando contava appena il terzo lustro di età, si espose al concorso per conseguire la mezza piazza franca spettante al distretto di Vasto nel collegio medico-cerusico in Napoli. Fra i varii concorrenti egli solo la meritò. Avviato a Napoli quando non avea ancora compiuto il sedicesimo anno, fu in collegio classificato nei primi studii medici.

Sentì ribrezzo alla vista dei cadaveri, lo domò, e lo studio della costituzione del corpo umano lo interessò tanto fervorosamente che lo condusse in fine a la cattedra di anatomia nella Regia Universita di Napoli, e a quella del collegio medico-cerusico dalle quali potette istruire coloro che formano oggi il decoro dell'università napoletana, i professori Cardarelli, De Crecchio, Semmola, Morisani, Vizioli, Antonelli ed altri.

Durante i cinque anni circa della sua dimora in collegio come alunno, lesse varie memorie in quella accademia medica con generale plauso, e con onorata menzione nel giornale ufficiale del Regno. In quello del 10 settembre 1825 per l'esposizione di una rettificazione al metodo di Bucoru e Lanchebec su la depressione della lenta cristallina nella cateratta. Nel giornale del novembre 1826 per modificazione al metodo del celebre Scarpa intorno alla legatura dell'arteria femorale, negando la buona riuscita di quello del Mollinelli di Bologna. Nel giornale ufficiale del 1827 si fanno a lui encomii per l'ottenuta laurea gratuita in medicina e chirurgia in pubblica gara. Durante la dimora in collegio si espose con altri settanta candidati al concorso pel posto di chirurgo nell'Ospedale di S. Francesco, che ebbe con l'approvazione sovrana nel 1827. Nel 1829 poi anche fra molti concorrenti si espose agli esami per l'ufflcio di aiutante alla cattedra d'anatomia nella Regia Universita, e fu solo approvato, ed ebbe il relativo decreto reale nello stesso anno 1829. Da quest' epoca in poi lavoro sempre indefessamente per detta cattedra, reggendone indi a poco da cattedratico tutto il peso dal 1842. Esistono onorevoli documenti negli Archivi della pubblica istruzione, dai quali chiaramente ciò risulta; ed e tutto riportato in un elenco stampato che conservasi.

Nel 1839 fu richiesto dal Ministero a reggere la cattedra di anatomia nel real collegio medico, ove era stato apprendista.

Chirurgo all'Ospedale di S. Francesco e in quello di S.a Maria di Loreto, era ispettore sanitario in altri ospedali. Fu professore per la parte sanitaria nel real collegio del Salvatore, e nel collegio di musica in S. Pietro a Maiella. Pubblicò le sue tavole anatomiche sul sistema venoso e sui principali tronchi arteriosi, opera nuova nel Napoletano e molto encomiata. Scrisse una memoria sulla avastomosi del gran simpatico coi nervi del cranio. Fece delle aggiunte all'opera dei pezzi di apparecchi e fasciature.

Alla fine del 1849 fu nominato con sovrano decreto Segretario Generale della Istruzione pubblica, e fu nominato rettore della Regia Universita di Napoli nel biennio dal 1858 al 1859.

Nel 1860 fu posto a riposo come cattedratico, conservando il titolo di professore universitario.

Dopo lungo periodo di vita laboriosa volle andare a riposarsi sui salubri monti di Sorrento al casino del suo degno fratello Floriano, distinto artista e vecchio patriota, che già da molti anni vi dimorava.