LE OTTO TRASFORMAZIONI ISOMETRICHE FONDAMENTALI DEL PIANO

Una notevolissima associazione con le otto possibili terne binarie (ossia sequenze di 0 e 1 di lunghezza 3, che chiameremo trigrammi binari) è data dalle otto trasformazioni geometriche piane fondamentali, che sono tutte isometriche (cioè conservano la distanza) e si suddividono in quattro simmetrie assiali e quattro rotazioni ( le prime invertono l'orientamento di una figura, le seconde lo mantengono, ossia sono degli spostamenti ). La maniera più naturale di determinare tele associazione è far scaturire dal generico punto del piano (x,y) il punto trasformato (x',y') secondo tre operazioni : cambiamento di segno al primo posto (ascissa), cambiamento di segno al secondo posto (ordinata), scambio dei due posti (ascissa con ordinata). Otteniamo pertanto la tabella (operiamo lo scambio dopo i cambiamenti di segno) :

scambio sinistra/destra cambio di segno a sinistra cambio di segno a destra punto finale
0 0 0 ( x , y )
0 0 1 ( x , -y )
0 1 0 ( -x , y )
0 1 1 ( -x , -y )
1 0 0 ( y , x )
1 0 1 ( -y , x )
1 1 0 ( y , -x )
1 1 1 ( -y , -x )

Otteniamo pertanto le otto trasformazioni seguenti :

codice / trigramma / nome "I Ching"

formula trasformazione nome abbreviato
000 / ☷ / "terra" (x,y) (x,y) identità id
001 / ☶ / "monte" (x,y) (x,-y) coniugazione con
010 / ☵ / "acqua" (x,y) (-x,y) anticoniugazione -con
011 / ☴ / "vento" (x,y) (-x,-y) opposizione (o antiidentità) -id
100 / ☳ / "tuono" (x,y) (y,x) inversione (o ortoconiugazione) inv
101 / ☲ / "fuoco" (x,y) (-y,x) ortogonalità antioraria ort
110 / ☱ / "lago" (x,y) (y,-x) ortogonalità oraria -ort
111 / ☰ / "cielo" (x,y) (-y,-x) antiinversione (o antiortoconiugazione) -inv

Queste trasformazioni si ripartiscono in quattro simmetrie assiali e quattro rotazioni

identità rotazione di angolo nullo o di un angolo giro
coniugazione simmetria rispetto all'asse delle ascisse (orizzontale)
anticoniugazione simmetria rispetto all'asse delle ordinate (verticale)
opposizione rotazione (oraia o antioraria) di un angolo piatto
inversione (ort dopo con, in simboli ort∘con) simmetria rispetto alla bisettrice principale (del I e III quadrante)
ortogonalità antioraria rotazione antioraria di un angolo retto
ortogonalità oraria rotazione oraria di un angolo retto
antiinversione (-ort dopo con, in simboli -ort∘con) simmetria rispetto alla bisettrice secondaria (del II e IV quadrante)

La disposizione geometrica dei punti terminali di tali trasformazioni fornisce il seguente grafico a croce :


puoi muovere :
il punto P ,
l'origine 0 ,
l'unità 1

Osserviamo che le trasformazioni avente per codice trigrammi binari con un numero dispari di 0 sono rotazioni, per cui non modificano l'orientamento di una figura o un verso di rotazione, mentre quelle di codice avente un numero dispari di 1 sono simmetrie assiali, che quindi invertono l'orientamento di una figura o un verso di rotazione. Mostreremo come sia possibile ricavare algebricamente le nozioni fondamentali della geometria euclidea del piano dalle precedenti otto trasformazioni (che, come è evidente, si possono ricavare tutte dalla coniugazione e dall'inversione, o da altre due scelte opportunamente fra le otto). Basterà mostrare come da queste discendano la metrica e la struttura delle isometrie piane. A meno di traslazioni, possiamo centrare sempre il nostro discorso nell'origine (ciò soltanto evita traslazioni di variabili indipendenti e dipendenti nelle formule).

SIMMETRIE ASSIALI CENTRALI

Sia Rm=R(m) la retta passante per l'origine e per il punto (1,m) - cioè sia m la pendenza di tale retta - e sia (a,b) un punto qualunque del piano. Ci proponiamo di determinare il punto (r,s) simmetrico di (a,b) rispetto a Rm . La situazione grafica è rappresentata dalla figura seguente :


puoi muovere :
il punto (a,b) ,
la pendenza m ,
l'origine 0 ,
l'unità 1

La retta Rm è costituita dai punti (x,y) verificanti l'equazione y = mx :

Rm = { (x,y) : y = mx } .


Poniamo la seguente definizione formale :
due punti P e Q sono simmetrici rispetto a una retta r se vengono verificate le seguenti due condizioni :
  • 1) Il punto medio fra P e Q sia sulla retta r ;
  • 2) La retta congiungente P e Q sia ortogonale a r .


Nel nostro caso le due condizioni diventano :
  • 1) Il punto medio fra (r,s) e (a,b) sia sulla retta Rm ;
  • 2) La retta congiungente (r,s) con (a,b) sia ortogonale a Rm .


Una simmetria assiale centrale è una simmetria rispetto ad una retta passante per l'origine (detta asse di simmetria), cioè la relazione che associa ad ogni punto del piano il suo simmetrico rispetto a tale retta.
Il punto medio fra (r,s) e (a,b) ha come ascissa la media aritmetica fra r e a, così come ha per ordinata la media aritmetica fra s e b. Pertanto la condizione 1) equivale alla seguente :

( (r+a)/2 , (s+b)/2 )  su  r

ossia : (s+b)/2 = m (r+a)/2

ossia : (s+b) = m (r+a)


Otteniamo perciò che la condizione 1) si traduce nella equazione :
1*) s + b = mr + ma .
Passiamo alla condizione 2). Per esprimere la ortogonalità delle suddette rette, potremo utilizzare la rotazione di un quadrante in senso antiorario o orario (rispettivamente indicate con ort e -ort) se trasliamo il segmento congiungente i due punti simmetrici, in modo che (r,s) vada a finire nell'origine, e in tal caso il punto (a,b) viene traslato nella posizione (a-r,b-s), in modo che il punto N = ort (a-r,b-s) sia sulla retta Rm :


puoi muovere :
il punto (a,b) ,
la pendenza m ,
l'origine 0 ,
l'unità 1
Ricordando che ort agisce secondo la formula ort (x,y) = (-y,x), deduciamo : ( s-b , a-r ) su  r
il che porta all'equazione :

2*) a - r = m ( s - b )

Le equazioni 1*) e 2*) costituiscono il sistema :

s + b = mr + ma

a - r = ms - mb

Considerando come dati a, b, m e considerando come incognite r e s, e pertanto risolvendo il sistema rispetto a queste due variabili, otteniamo le importanti formule di simmetria seguenti :

r = a (1- m2)/(1+m2) + b (2m)/(1+m2)

s = a (2m)/(1+m2) - b (1-m2)/(1+m2)

ossia : r = Hm a + Km b , s = Km a - Hm b

dove si è posto : Hm = (1-m2)/(1+m2) , Km = 2m /(1+m2)

chiamiamo tali ultime due numeri (che dipendono esclusivamente dal numero m, che indica la pendenza della retta) coefficienti parametrici relativi alla retta Rm .
Ponendo a = 1 e b = 0 ricaviamo Hm = r e Km = s , ossia deduciamo che il punto avente come ascissa e ordinata i coefficienti parametrici della retta è il simmetrico del punto unitario dell'asse delle ascisse (1,0) rispetto a Rm , cioè è il punto a distanza 1 dall'origine tale che la retta che lo congiunge all'origine forma con l'asse delle ascisse un angolo doppio di quello relativo alla retta stessa Rm rispetto all'asse delle ascisse :


puoi muovere :
la pendenza m ,
l'origine 0 ,
l'unità 1

La pendenza della retta passante per l'origine e per il punto (Hm , Km) , nel caso in cui sia Hm ≠ 0 (e quindi se m ≠ ±1), è Km/Hm , ossia 2m / (1-m2). Otteniamo pertanto una formula di duplicazione per la pendenza, la quale partendo da un valore m ≠ ±1 fornisce la pendenza d(m) = 2m / (1-m2) della retta passante per l'origine e formante col semiasse positivo delle ascisse un angolo doppio rispetto a quello relativo alla retta di pendenza m. L'asse delle ordinate ovviamente non ha pendenza (non avendo nessun punto di ascissa unitaria), ma gli si associa convenzionalmente una pendenza infinita m = ∞ . Siccome la simmetria rispetto a tale asse, che abbiamo chiamato coniugazione opposta, è data, come visto, dalla formula -con (x,y) = (-x,y), ossia, coi simboli usati per le formule di simmetria assiale, dalle equazioni :
r = a (-1) + b (0) s = a (0) - b (-1)

siamo condotti a definire i coefficienti parametrici dell'asse delle ordinate nel modo seguente :
H = -1 , K = 0 .
Possiamo altresì porre d(±1)=∞ , per poter così definire l'operatore di duplicazione della pendenza anche per i valori ±1.