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LINEE GENERALI DEL PIANO PROVINCIALE DI FORMAZIONE PER LE FUNZIONI OBIETTIVO ANNO
SCOLASTICO 1999/2000

PREMESSA

I docenti designati dal Collegio dei Docenti per ricoprire la carica di funzioni-obiettivo sono, nella stragrande
maggioranza, docenti che negli anni hanno acquisito altre competenze oltre quelle necessarie per l’attività di
apprendimento insegnamento. Sono i docenti che hanno curato il servizio di biblioteca, l’organizzazione delle visite di
istruzione, delle rassegne cinematografiche, delle gite; talvolta hanno curato i rapporti con le famiglie e le attività di
orientamento e così via. Negli anni passati questo valore aggiunto alla professionalità docente veniva riconosciuto
unicamente dal consenso dei colleghi e dal riconoscimento del capo di istituto. Erano figure di riferimento anche per i
soggetti esterni, ma senza alcun incentivo economico o riconoscimento istituzionale. Poi, dai contratti degli anni ’80,
sono intervenuti gli incentivi economici dei vari tipi di Fondi e, oggi, hanno assunto l’incarico di funzione obiettivo, con
campi precisi di intervento, con riconoscimenti economici e giuridici di un certo rilievo. 
Pertanto, questi sono docenti in possesso di requisiti professionali di qualità e la formazione che gli si offre deve
essere adeguata al livello professionale posseduto, ai bisogni espressi dai singoli, alle esigenze dell’area di
appartenenza.
Molto spesso, anche i docenti più attenti e che collaborano con la presidenza, ignorano però l’intera
complessità del sistema scuola e molte delle operazioni necessarie per portare a compimento un’attività. 
Quindi si è pensato di strutturare la formazione in tre moduli:
§ il primo potrebbe riguardare l’organizzazione e la progettazione e comprendere le tecniche di autoanalisi, la
conoscenza di tutti gli aspetti dell’organizzazione scolastica, le fasi di un progetto, ecc. 
§ il secondo potrebbe essere riferito all’area della relazione e della comunicazione, dovendo le funzioni
obiettivo stabilire relazioni positive tra di loro e con i gruppi di lavoro preposti ai singoli comparti (OOCC, gruppi
disciplinari, gruppi di progetto, ecc.) e con le altre componenti la comunità scolastica
§ il terzo modulo riguarderebbe l’ampliamento dell’offerta formativa e la conoscenza del territorio, gli statuti 
degli Enti e delle Associazioni che interagiscono con la scuola, le risorse possibili.
I gruppi potrebbero essere misti, cioè composti di docenti di diversi ordini e gradi, eccetto che per eventuali
tematiche più specifiche quali quelle legate, ad esempio, alla formazione/lavoro di stretto interesse per la secondaria
di 2° grado.
La dimensione operativa e applicativa dovrebbe prevalere sulla dimensione teorica e i docenti alla fine della
formazione dovrebbe essere in grado di predisporre modelli e schemi, conoscere i principi della raccolta e valutazione
di dati, saper scrivere accordi e convenzioni, e così via. 








SCHEMA ORGANIZZATIVO

Premesso che le funzioni attribuite alla provincia di Bari sono 1837 (comprese le funzioni attribuite ai docenti vicari)
e le scuole sono 367, è necessario strutturare i corsi di formazione con un numero più elevato di quanto indicato nella
direttiva del Coordinamento: si costituirebbero, infatti, 35 moduli di circa 50 unità (nella previsione che la maggioranza dei
docenti vicari partecipino alla formazione ). Non si intende suddividere i docenti per aree di appartenenza né per ordine e
grado di scuola per due motivi: 
° perché sembra opportuno, in sede di prima applicazione, fornire a tutti competenze trasversali e di base 
° perché non in tutte le scuole sono stati mantenuti distinti gli ambiti di competenza delineati nelle aree, ma le
competenze sono state in vario modo intrecciate oppure sono state create nuove figure obiettivo , quali ad esempio, quella
sull’E.D.A. la quale investe campi dell’area 2,3,4

SINTESI DELLO SCHEMA ORGANIZZATIVO

N. moduli
35
N. partecipanti per ogni
modulo
50/52
Composizione gruppi
mista per ordini e gradi di scuola e per aree di
appartenenza per 15 ore;
le restanti 5 per aree di approfondimento 
Luogo di svolgimento
Scuole dislocate nel territorio


Affidamento
Associazioni professionali o presidi o direttori
didattici titolari delle scuole /sedi
Periodo
primi giorni del mese di marzo
Scansione
5 ore al giorno per 4 giorni per complessive 20
ore 
Organizzazione
2 ore di lezione e 2 ore di gruppi di produzione
+ 1 ora per il dibattito/conclusione
nella mattinata del 4° giorno 3 ore di
approfondimento + 2 ore di dibattito 
I docenti potranno dividersi per area di
appartenenza o per ordine e grado di scuola: i
temi potrebbero essere quelli indicati negli
ultimi due commi del presente piano (pag.5)
Monitoraggio
predisposizione di una scheda da affidare a tutti
i dirigenti scolastici e ai Collegi dei Docenti per
vagliare (alla fine dell’anno scolastico) la
ricaduta della formazione sull’attività dei
docenti titolari delle funzioni
Costi
£ 1.200.000 per lezioni frontali (£ 100.000
l’ora)
£ 1.600.000 per attività di gruppo (£ 50.000
l’ora)
£ 200.000 per direzione corso
£ 1.000.000 per indennità di missione per i
docenti 
pendolari
£ 500.000 per le attività del personale ATA
£ 700.000 per materiali, produzione di
materiali ecc..
____________
£ 5.200.000 TOTALE



FORMAZIONE A DISTANZA ( 10 ore)

La formazione a distanza prevista nell’accordo sulla formazione delle funzioni - obiettivo e predisposta dalla
Biblioteca di Documentazione Pedagogica di Firenze su CD ROM, potrà intrecciarsi con l’attività di formazione in aula 
secondo le modalità scelte dai Centri e dai soggetti che organizzeranno i moduli formativi. 

FORMAZIONE IN AULA (20 ore)


Si presenta uno schema progettuale del segmento di formazione in aula al quale, ad avviso dell’Amministrazione, si
potrebbe far riferimento da parte dei soggetti attuatori della formazione. Un elemento importante da considerare sembra,
però, quello di far emergere nella fase iniziale del progetto i bisogni formativi dei docenti e tarare su questi sia i contenuti
sia le modalità di svolgimento del corso. Elementi degni di attenzione potrebbero essere la capacità di costruire una propria
identità rispetto agli altri, l’attenzione al contesto reale nel quale i docenti operano, la costruzione di comportamenti comuni
e reali.
Di ogni modulo, che potrebbe essere di 5 ore (in orario antimeridiano o pomeridiano) o di 8 ore (orario
antimeridiano e pomeridiano) si delineano di seguito, a livello indicativo, i possibili obiettivi, i contenuti, i materiali
eventuali che i corsisti potrebbero produrre.

1° MODULO : LA PROGETTAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE





LA PROGETTAZIONE

Obiettivi: Capacità di:
progettare coerentemente alle scelte d’identità dell’istituto
progettare le attività della scuola in modo integrato
fotografare l’istituto attraverso l’analisi delle risorse, dei processi, dei prodotti, dei risultati
rilevare i bisogni formativi degli studenti
costruire un progetto partendo dall’analisi dei bisogni e attraverso l’analisi di fattibilità giungere alla valutazione dello
stesso
interagire con i diversi profili professionali presenti nella scuola
elaborare il proprio personale piano di lavoro
autovalutare il proprio lavoro

Contenuti:
struttura del POF
pianificazione pluriennale e programmazione annuale
studi di casi e di esperienze di POF di istituto

Materiali da produrre:
schemi di progetto
schemi per la rilevazione dei bisogni
strumenti per la valutazione di un progetto
modello di piano di lavbro
parametri per l’autovalutazione
2° MODULO: LA RELAZIONE E IL LAVORO IN GRUPPO IN AMBIENTE ORGANIZZATO





Obiettivi: Capacità di:

interloquire con soggetti diversi
organizzare e gestire gruppi di lavoro e di studio e partecipare sia in veste di osservatore sia in veste di conduttore
stabilire climi cooperativi e incentivare collaborazioni
correggere eventuali aspetti del POF
interagire con tutti i profili professionali della scuola

Contenuti:
organizzazione dei dipartimenti e\o di gruppi di ricerca e di studio
modalità di funzionamento del consiglio di classe
conduzione di gruppi interistituzionali
elementi costitutivi dell’istituto
normativa di riferimento

Materiali da produrre:
creazione di piste di lavoro
modelli per la verbalizzazione e per la documentazione
modelli per la rilevazione
modelli per la valutazione
mappe di censimento




3° MODULO: L’INTERAZIONE CON IL TERRITORIO






Obiettivi: Capacità di:
analizzare un territorio dal punto di vista economico\sociale
classificare le istituzioni, le Associazioni, gli Enti con i quali è possibile e utile interagire
approfondire i ruoli, gli statuti, i regolamenti e i vincoli delle istituzioni di cui al punto precedente
formulare accordi di programma, convenzioni, contratti
gestire riunioni a carattere interistituzionale

Contenuti:
accordi di programma, convenzioni
schemi per riunioni e verbalizzazioni
elenchi di agenzie, centri di documentazione e di orientamento


Materiali da produrre:
prototipi di accordi e di convenzioni


Si presentano, inoltre, alcuni suggerimenti per un modulo specifico per la scuola secondaria di 2° grado relativamente al
collegamento scuola\lavoro:

· conoscenza della normativa comunitaria
· conoscenza delle agenzie per il lavoro, centri di orientamento, centri privati e pubblici di collocamento
· progettazione di situazioni formative per giovani e adulti
· elaborazione di crediti formativi
· esperienze scuola\lavoro con riferimento anche ad aspetti negoziali ed assicurativi

Così pure si potrebbe prevedere un modulo, sempre trasversale, riferito alla didattica e alla metodologia per le minoranze
(alunni in situazione di handicap, immigrati, soggetti a rischio, pari opportunità, ecc.)
Oppure ancora sostituire un modulo o parte di esso con un segmento sulla formazione (individuazione di bisogni,
organizzazione di corsi o brevi moduli, accesso alle informazioni, ecc.)


a cura del Provv.to Studi - Bari

Istituto Tecnologie Didattiche di Genova
Ministero della Pubblica Istruzione

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Aggiornato il: 03 giugno 2000