torna a sommario di Sirio

 

ITALIANO

 

Finalità

 

L’educazione linguistica e letteraria a livello di triennio intende offrire agli studenti l’opportunità di affinare la sensibilità al testo letterario e, al tempo stesso, fornire gli strumenti per cogliere la mappa generale e la complessità dei fenomeni culturali attraverso l’acquisizione di un insieme di abilità e competenze che, pur essendo specificate analiticamente nel Progetto, intervengono in modo integrato nella circolarità dei processi e nella varietà dei linguaggi.

L'enunciazione degli ambiti di contenuto va considerata come l'indicazione dei nuclei tematici fondamentali da utilizzare anche nella progettazione di eventuali percorsi didattici.

Le scelte di periodizzazione potranno dare ampio spazio ai testi e ai problemi più recenti, specie se vicini all'esperienza dello studente; ciò consentirà un maggiore approfondimento, soprattutto nell'ultimo anno, delle problematiche letterarie e culturali del secolo XX.

La proposta dei testi del Novecento non va peraltro limitata al periodo terminale del ciclo; è importante che, in tutto l’arco del triennio, anche se non indicato specificamente nel programma, gli studenti effettuino letture libere su testi contemporanei.

La programmazione potrà anche superare le tradizionali partizioni per secoli per presentare l'evoluzione di temi e forme della produzione artistico-letteraria e per conferire spessore storico alle problematiche culturali.

 

 

 

Obiettivi

 

 

Educazione Linguistica

 

Gli studenti dovranno essere in grado di:

 

accedere autonomamente a linguaggi specialistici complessi;
comprendere i linguaggi della comunicazione letteraria ed estetica;
utilizzare in forma scritta, per usi adeguati, i linguaggi specifici delle varie discipline;
produrre relazioni sui contenuti dell'apprendimento con proprietà di linguaggio e organicità concettuale;
elaborare opinioni personali con precisione lessicale, chiarezza espositiva e coerenza argomentativa.

 

Sul piano della lingua, l’insegnamento deve valorizzare la conoscenza delle varie forme espressive e potenziare le capacità comunicative, intese sia come veicoli di relazioni umane, sociali, professionali sia come strumenti di apertura alla realtà e di maturazione personale.

 

 

 

Obiettivi

 

Educazione Letteraria

 

Al termine del curricolo di educazione letteraria lo studente dovrà possedere:

 

la capacità di motivare le proprie scelte, i propri gusti, le proprie valutazioni;
un orientamento storico generale, che gli permetta di collocare ogni opera che incontra nel suo contesto;
la disposizione a interagire con il testo letterario.

 

 

 

CONTENUTI

 

Si ritiene che un curricolo di letteratura italiana non possa prescindere dalla tradizione storicistica della cultura e della scuola italiana. Questo comporta, da un lato, attenzione all'interpretazione storica di ogni singolo testo, dall'altro, il mantenimento a grandi linee di un asse cronologico nella scansione del programma.

Nel curricolo di letteratura italiana la scansione cronologica non va tuttavia intesa come disposizione degli argomenti in modo uniformemente sequenziale, ma come il supporto intorno al quale si dispongono percorsi che vi fanno riferimento.

Per rendere omogenei i curricoli del corso diurno e di quello serale e per facilitare i passaggi e i rientri tra l’uno e l’altro, la scansione cronologica proposta mantiene l’impianto seguito nell’indirizzo turistico ordinamentale.

 

 

Classe terza

 

Dalle origini al Cinquecento.

 

 

Classe quarta

 

Dal Seicento alla metà del secolo XIX.

 

 

Classe quinta

 

Dalla 2a metà del secolo XIX ad oggi.

 

Questo itinerario comporta in ogni caso una riduzione quantitativa dell'attenzione dedicata alla cultura e letteratura dei primi secoli. Inoltre la scansione cronologica indicata non impedisce ai docenti e ai Consigli di classe, valutati i prerequisiti, le attese degli studenti e le possibilità obiettive di realizzazione, di optare per una programmazione che sia in grado di attraversare i limiti temporali sopra indicati.

 

 

La lettura di testi contemporanei non sarà limitata all'ultimo anno, ma troverà posto in tutto il curricolo quinquennale.

 

 

La finalità pedagogica dell’educazione alla complessità, il pluralismo proprio di una scuola democratica, lo stato stesso del dibattito culturale contemporaneo impongono di rinunciare ad una impostazione storico-letteraria linearmente fondata su un unico principio esplicativo. La scelta è per un curricolo che dia allo studente un'idea della ricchezza degli approcci possibili al testo letterario e alla sua storia e della sua fruibilità a diversi livelli. Nell'insieme delle esperienze di apprendimento proposte dovranno dunque essere presenti le seguenti prospettive:

ricostruzione del quadro culturale di un'epoca in termini di modelli culturali;
prospettiva della sociologia letteraria (luoghi di produzione, figura sociale dell'intellettuale, rapporto con le istituzioni e il pubblico);
analisi dei contenuti e dei temi visti nella loro rilevanza simbolica per l'immaginario collettivo delle diverse epoche;
analisi formale del testo e delle sue caratteristiche strumentali;
prospettiva della storia delle forme (sistema dei generi, sua evoluzione, memoria letteraria);
prospettiva dell'opera come espressione della storia di un individuo.

Questi approcci sono evidentemente in larga misura sovrapponibili e convergenti, ma per la loro complessità non potranno essere applicati in modo uniforme ad ogni argomento di studio. La loro varietà impone poi una notevole dilatazione dell'ambito tradizionale degli studi letterari, in termini di quantità dei testi e di complessità delle operazioni da compiere su di essi. Tutto questo non è compatibile con la riduzione oraria prevista nel corso serale.

 

Un altro fattore di allargamento del campo è la necessità di tenere conto di un orizzonte culturale letterario quanto meno europeo, non solo in termini di sfondo e di influenze, ma in misura adeguata alla formazione del cittadino di un mondo che vede le prospettive nazionali largamente superate in termini culturali, se non politici.

La presenza dell'insegnamento di lingue e letterature straniere nel curricolo del triennio può aiutare ad affrontare il problema, attraverso la lettura di alcuni testi in lingua originale; l'esigenza di introdurre nel curricolo di letteratura italiana la lettura di testi stranieri, in buona traduzione, è ancor più giustificata dalla presenza, nel corso serale, di studenti stranieri.

Un problema particolare è legato alla lettura del poema dantesco, che nella nostra tradizione didattica occupa un posto privilegiato, ma insieme tendenzialmente separato rispetto al percorso storico. La soluzione proposta si ispira alle seguenti considerazioni:

lo spazio dedicato alla "Commedia" deve restare adeguato al significato che il poema ha nella nostra tradizione culturale;
la lettura dantesca deve essere incardinata nel suo contesto storico;
gli studenti dovranno avere, in un tempo ragionevole, la visione della struttura complessiva del poema.

Di conseguenza si propone di sviluppare tale studio solo nella classe III.

 

 

 

 

 

INDICAZIONI METODOLOGICHE

 

 

Il metodo di lavoro fondamentale consisterà nella lettura e nell'interpretazione di testi letterari, documenti di vita e di pensiero, testi storico-critici. La lettura sarà occasione di confronto, discussione e integrazione di ipotesi interpretative suggerite dagli studenti. I concetti generali dovrebbero emergere sempre come sintesi, guidata dall'insegnante, del materiale letto e analizzato.

L'uso di testi manualistici integrerà quanto già elaborato sui testi originali.

Il docente curerà in particolar modo:

 

 

l’introduzione alla lettura;
il commento al testo letto, ove non basti l'apporto guidato degli studenti;
l’integrazione e il raccordo informativo, per i passaggi che non possono essere costruiti sui testi, per ragioni di tempo o di difficoltà;
la capacità di costruire sintesi conclusive.

 

I percorsi, per la maggior parte, si svolgono entro un arco cronologico limitato, che può comunque superare le tradizionali partizioni per secoli ed età.

La funzione di questi sfondamenti è di dare concretezza al senso storico, così come delineato tra le finalità generali, diversità e continuità di temi e forme, memoria letteraria, spessore storico del presente. Inoltre i percorsi dovranno essere aperti allo studio di temi comuni ad altre materie, non solo a quelli previsti dalla Storia.

 

Gli interventi didattici tenderanno in ogni caso a creare nella classe un clima di fiducia riguardo alla possibilità di riuscita e di successo; ciò anche attraverso modalità relazionali e comportamenti professionali rispettosi del vissuto degli studenti adulti, oltre che dei loro ritmi e stili di apprendimento.

Con il ricorso a modalità di lavoro appropriate e differenziate, l’azione didattica dovrà tendere a:

 

 

a) valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti in tutte le situazioni didattiche in cui ciò sia possibile;

b) motivare alla partecipazione e allo studio, evidenziando soprattutto il valore formativo e l’apporto professionale di ciascuna proposta didattica;

c) coinvolgere gli studenti anche attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e di compiti realizzabili, rispetto ai quali l’insegnante tenderà a porsi soprattutto come facilitatore di apprendimento;

d) utilizzare spiegazioni frontali, in ogni caso di breve durata, in quelle circostanze in cui esse risultino strettamente funzionali;

e) privilegiare le attività di laboratorio (uso del "word processor" e di strumenti multimediali) come momento in cui si impara facendo;

f) favorire il lavoro di ricerca in gruppo che dovrà essere ben strutturato e guidato;

g) utilizzare il "problem solving" come strategia più funzionale a processi di apprendimento efficaci, anche e soprattutto per adulti;

  1. creare situazioni ricorrenti per l’apprendimento autonomo;
  2. assumere la cooperazione come stile relazionale e modalità di lavoro.

 

In analogia con quanto previsto dai programmi già introdotti in ordinamento e per tutti i progetti coordinati dell’Istruzione Tecnica, anche in questo indirizzo l’area di progetto assume particolare rilevanza: attraverso essa, infatti, si potranno ulteriormente valorizzare conoscenze e competenze che gli studenti hanno mutuato dalle esperienze professionali pregresse e si tenderà, ove possibile, a ricomporre, in una visione unitaria e consapevole, i processi lavorativi in cui gli studenti sono inseriti.

Le attività dovrebbero essere progettate in modo da conciliare l'esigenza di dare al lavoro un carattere strutturato con quella di stimolare negli studenti l'attitudine alla curiosità intellettuale, alla ricerca personale, all'autonomia. Si dovrebbero prevedere momenti in cui gli studenti possano contribuire direttamente, individualmente o in gruppo allo sviluppo del percorso, attuando ricerche su testi e materiali o applicando i propri metodi di analisi, senza la guida di modelli precostituiti.

Non si deve escludere la possibilità di offrire agli studenti l'occasione di sperimentare in prima persona i metodi della ricerca nel campo letterario (posizione di problemi critici e storiografici, costruzione di ipotesi, bibliografia, etc.)

La formazione letteraria degli studenti dovrebbe essere integrata, nell'arco del triennio, da una serie di letture domestiche consigliate e controllate dall'insegnante. Le scelte dei titoli dovrebbero essere compiute secondo una progressione che muova da testi tali da accattivare la varietà e la specificità degli interessi degli studenti lavoratori o degli studenti adulti, promuovendo l'abitudine alla lettura, per poi orientarsi gradualmente verso alcune opere centrali nel panorama letterario dell'Ottocento e del Novecento, la cui conoscenza è indispensabile per qualsiasi studio della letteratura di questi secoli.

La verifica di queste letture può essere compiuta attraverso relazioni, schede, discussioni, in cui vengano applicate le categorie di analisi fornite agli studenti. Tale verifica non dovrebbe comunque comportare un carico di lavoro tale da risultare controproducente rispetto al fine primario di incoraggiare il gusto della lettura.

 

Anche i prodotti richiesti agli studenti saranno di tipi diversi:

redazione di schede dei testi letti;
analisi formali sulla base di griglie;
risposte a questionari, prevalentemente a risposta aperta;
saggi brevi di commento a testi;
argomentazioni;
recensioni;
articoli giornalistici;
redazione di schemi di sintesi e redazione di mappe;
relazioni orali e scritte.

 

Appare opportuno sottolineare che le scelte operate dai docenti dovranno essere rispondenti anche all’esigenza di far acquisire progressivamente agli studenti del corso serale le molteplici abilità richieste dal nuovo Esame di Stato.

 

 

 

 

 

PERCORSI

 

I percorsi previsti sono di cinque tipi e rappresentano diverse possibilità di approccio al testo letterario; ciascun tipo è caratterizzato da un particolare modo di selezionare i testi, in vista di obiettivi in parte diversi.

 

 

A - Percorsi storico-culturali:

presentano il quadro generale di un'epoca attraverso alcuni testi significativi, letterari, culturali, documentari, storici ed artistici.

Obiettivi caratterizzanti sono:

riconoscere i modelli culturali di un'epoca (tempo, spazio, valori, modelli umani....);
comprendere la complessità dei quadri storico-culturali: presenza di omologie e di contraddizioni;
comprendere l'intreccio dei fattori materiali e spirituali;
localizzare i centri di elaborazione culturale (geografia e storia);
correlare diversi ambiti di produzione artistica e culturale;
riconoscere tematiche comuni a testi letterari e critici o documentari;
riconoscere elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee;
riconoscere aspetti di attualità nelle tematiche culturali del passato.

 

 

B - Percorsi per generi letterari:

presentano lo sviluppo di un genere letterario entro un determinato arco storico, che può includere anche più di un secolo.

Obiettivi caratterizzanti sono:

stabilire il rapporto fra genere e contesti socioculturali;
comprendere la funzionalità delle scelte formali (rapporto tra forme e contenuti di un genere);
identificare le scelte stilistiche individuali nell'ambito della codificazione del genere;
confrontare prodotti di uno stesso genere distanti nel tempo e riconoscere persistenze e variazioni;
riconoscere analogie tematiche e di funzione tra generi del passato e generi o prodotti della cultura attuale (inclusa la cultura di massa).

 

 

C - Percorsi tematici:

analizzano il significato o i significati che assume uno stesso tema in opere della stessa epoca o di epoche diverse.

Obiettivi caratterizzanti sono:

storicizzare il tema: comprenderne la funzione nell'immaginario collettivo e nei modelli culturali di un'epoca;
comprendere le analogie e le differenze tra opere tematicamente confrontabili;
riconoscere la continuità di elementi tematici attraverso il tempo (memoria culturale) e la persistenza di elementi tematici antichi in prodotti della cultura attuale.

 

 

D - Percorsi "ritratto d'autore ":

presentano una vasta selezione di opere di un autore importante, in modo da costruire un profilo storico-critico.

Obiettivi caratterizzanti sono:

comprendere l'intreccio dei fattori individuali e sociali nella biografia;
orientarsi nel rapporto fra influenze e originalità;
riconoscere le fasi evolutive nella produzione di un autore;
distinguere ritratto storico e autoritratto ideale;
porre un rapporto fra opera e poetica individuale;
distinguere interpretazione storicizzante e interpretazione attualizzante.

 

 

E - Percorsi "incontro con un'opera":

Comportano la lettura di un'opera integrale o di una selezione di brani tale da dare un'idea della sua compiutezza.

Obiettivi caratterizzanti sono:

rendersi conto del testo nella sua struttura complessiva e consistenza materiale;
collocare l'opera nel suo contesto storico-culturale e letterario (genere e sua tradizione formale, poetica, ecc.);
applicare le analisi tematiche, stilistiche, narratologiche;
distinguere comprensione e interpretazione;
formulare un giudizio motivato in base al gusto personale o a una interpretazione storico-critica.

 

ESEMPLIFICAZIONE

 

Seguono, con funzione di esempio, percorsi dei tipi A - B - e C, che potrebbero essere proposti nei tre anni di corso (gli altri due tipi, più tradizionali, non hanno bisogno di spiegazioni). Gli esempi costituiscono un campo di scelte e non si intende in nessun modo che una stessa classe debba svolgerli tutti.

 

 

 

Percorsi storico-culturali

Percorsi per generi letterari

Percorsi tematici

Anno

Tipo A

Tipo B

Tipo C

III

A1 Dalla società feudale alla società urbana

A2 La società signorile

umanistico -rinascimentale

B1 La lirica d'amore

B2 La novellistica

B3 Il poema epico-cavalleresco

C1 Il tema del viaggio

C2 Il tema della nobiltà

C3 Il tema dell'amore

C4 Il tema dell'avventura

C5 Il tema politico

C6 Incontro con un luogo

IV

A3 La società artigiana dell'antico regime

A4 La società riformistica e rivoluzionaria del secondo Settecento

A5 La società borghese del primo ‘800

B4 Il trattato e il dialogo

B5 Il romanzo settecentesco-ottocentesco

B6 La scrittura giornalistica e divulgativa

B7 Il teatro comico, tragico e melodrammatico

C7 Il tema del viaggio

C8 Il tema della "pubblica felicità"

C9 Il tema della forma-zione dell’individuo e del genio individuale

C10 Incontro con un luogo

V

A6 La società borghese del tardo ‘800

A7 La società della fine del secolo

A8 La società fra le due Guerre

A9 La società del secondo

Novecento

B8 Il romanzo :

- naturalista

- fin de siècle

- novecentesco

B9 La lirica moderna

B10 Il teatro di prosa e musicale

C11 Il tema del viaggio

C12 Il tema dell'artista

C13 Il tema dell'impegno

C14 Il tema della "coscienza"

C15 Incontro con un luogo

L’indirizzo turistico suggerisce l’opportunità di sviluppare lungo l’arco del triennio due specifici percorsi tematici:

 

  1. Il tema del viaggio, dal Medioevo ad oggi

 

 

Obiettivi caratterizzanti:

riconoscere le motivazioni del viaggiare nelle opere di autori diversi;
distinguere le ragioni storiche, socioculturali, economiche appartenenti al contesto;
individuare gli effetti della diffusione delle opere rispetto alle trasformazioni e alle innovazioni introdotte nel quadro socioculturale dell'epoca;
educare alla comprensione del "lontano" e del "diverso".

A scopo puramente esemplificativo si propone la seguente possibilità di articolazione del percorso:

Classe terza: pellegrini, predicatori, "clerici vagantes", il "Milione", gli umanisti e il viaggio nella tradizione classica.

Classe quarta: i viaggiatori del Settecento: libertini, divulgatori, il "Grand Tour", il viaggio nella sensibilità neoclassica e nella sensibilità preromantica.

Classe quinta: il viaggio come fuga da sé e dal proprio mondo sociale di appartenenza; il viaggio oltre la frontiera; la ricerca di nuovi mondi esistenziali e di esperienze antisociali; il reportage.

 

  1. Incontro con un luogo

 

 

Obiettivi caratterizzanti:

- acquisire consapevolezza della molteplicità dei punti di vista da cui "guardare" ad uno stesso luogo;

riconoscere l’importanza del "filtro letterario" nella rappresentazione delle caratteristiche di un luogo;
cogliere la sovrapposizione di epoche storico-culturali diverse in una stessa realtà ambientale;
distinguere l’intreccio di fattori – psicologici, ideologici, comportamentali, sociali, economici– che entrano in gioco nei procedimenti di descrizione di un luogo da parte di un autore.

A scopo puramente esemplificativo si propongono due possibilità di articolazione del percorso:

  1. La campagna attraverso opere o brani di Petrarca, L.B. Alberti, poeti dialettali del ‘500, Cattaneo, Pascoli, Carducci, autori stranieri, etc.
  2. Roma attraverso opere o brani di viaggiatori stranieri e di Leopardi, Belli, D’Annunzio, Cardarelli, Moravia, Pasolini e nel cinema del dopoguerra, etc.
  3. In generale tutti i percorsi del tipo storico culturale saranno integrati con l'insegnamento della Storia; essi si prestano inoltre alla più ampia convergenza con gli insegnamenti di Arte e Territorio, delle Letterature straniere e della Geografia.

    La scelta delle tematiche è affidata alla libera programmazione dell'insegnante e del Consiglio di classe. E' opportuno realizzare una articolazione modulare, una combinazione di percorsi che si innestino gli uni sugli altri in modo vario e flessibile a seconda delle esigenze e delle opzioni dei docenti e delle classi; scelta e combinazione devono avere ovviamente una propria coerenza interna ed essere adeguate alle finalità del curricolo.

    Occorrono un quadro di riferimento cronologico, una rete concettuale e una mappa generale in cui inserire le letture che vengono proposte a scuola e quelle che, auspicabilmente, lo studente potrà condurre in modo autonomo.

     

     

    VERIFICA E VALUTAZIONE

    Le procedure di verifica ed il processo di valutazione fanno riferimento e agli obiettivi disciplinari nel rispetto di un coerente sviluppo del progetto culturale, didattico ed educativo dell'indirizzo per studenti lavoratori o comunque adulti.

    Criterio fondamentale è che verifica e valutazione perdano, a maggior ragione nei confronti di un’utenza adulta, il loro valore sanzionatorio, ancora molto diffuso nel nostro sistema scolastico, per assumere la più appropriata connotazione di controllo di processi, al fine sia di diagnosticare e correggere errori rilevati nel percorso di apprendimento sia al fine di indurre corretti comportamenti autovalutativi.

    Osservazione e misurazione debbono tendere pertanto a identificare le cause dello scostamento tra risultati e obiettivi e avere come finalità principale quella di predisporre interventi per adeguare metodi, tecniche e strumenti. Sarà così sempre sottolineata la valenza formativa della valutazione e si creeranno le condizioni perché essa sia meglio vissuta ed accettata.

    La definizione e la comunicazione alla classe di criteri e strumenti di valutazione garantirà trasparenza e maggiore obiettività a ogni forma di controllo, contribuendo così a migliorare il clima generale, a rendere espliciti i rapporti tra docenti e studenti, a rafforzare le motivazioni ad apprendere.

    Va quindi ribadito che il singolo docente, al momento della verifica deve:

    a) assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso, per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze;

    b) controllare durante lo svolgimento dell'attività didattica l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti ai fini prestabiliti;

  4. accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
  5. pervenire alla classificazione degli alunni.

 

Considerato che l'approccio metodologico deve consentire l’individuazione per tempo delle necessità e delle eventuali difficoltà incontrate dagli studenti, spesso rimasti a lungo lontani dalla scuola, si ritiene che sia di grande utilità il ricorso alla valutazione formativa. Tale attività, come è noto, non deve essere utilizzata per la classificazione del profitto degli alunni, ma per individualizzare l'insegnamento e organizzare il recupero. La valutazione sommativa potrà avvenire dopo lo svolgimento di parti o momenti significativi del percorso didattico o al termine di ogni modulo (se l'articolazione modulare è prevista nel percorso).

Sia la valutazione formativa sia quella sommativa faranno ricorso ad una pluralità di strumenti, orali e scritti, strutturati e aperti - relazioni, questionari, composizioni personali, argomentazioni, analisi testuali, saggi brevi, redazioni di schemi, etc. - coerentemente con le molteplici tipologie previste per la prima prova scritta dall’Esame di Stato; per lo stesso motivo si dovranno prevedere verifiche condotte in forma di colloquio anche a carattere multidisciplinare, con il coinvolgimento in questo caso del Consiglio di classe. Si avrà sempre cura di non appesantire il lavoro con un eccesso di apparati didattici di analisi formali che rischierebbero di scoraggiare lo studente adulto.