SCUOLA MEDIA STATALE "GIULIANO DA SANGALLO"

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ELEMENTO:  FUOCO

IL FUOCO DELLA TERRA

Il vulcanesimo è unafuoriuscita, attraverso aperture della crosta terrestre, di materiali fusi ad alta temperatura e gas disciolti. La montagna è solo il prodotto dell'attività di alcuni vulcani, mentre altri danno origine a grandi espansioni di lava.

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Una montagna a forma di cono si alza verso il cielo: l'apparato esterno, certamente non l'unico, mediante il quale si manifesta l'attività vulcanica.

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IL VULCANO LAZIALE

La formazione del Vulcano Laziale si ritiene che abbia avuto inizio 730.000 anni fa.  La prima fase si fa risalire ad un periodo che va da 630.000 a 360.000 anni fa. Ci furono 4 cicli esplosivi durante i quali venne prodotto materiale vulcanico per circa 280 Km, la cui temperatura era di circa 300°

Vulcano Laziale       Vulcano Laziale

Dopo questa prima fase ci fu un periodo di pausa che durò fino a quando, 270.000 anni fa, ebbe inizio la seconda fase.

Vulcano laziale

L'ultima fase viene situata tra 100.000 e 200.000 anni fa

IL MITO DI VULCANO

Efesto, Vulcano per i latini, dio del fuoco e fabbro divino.
Benché fosse brutto e di cattivo carattere, aveva una grande forza nei muscoli delle braccia e delle spalle, per cui tutto ciò che faceva era di un'impareggiabile perfezione.
Il dio del Fuoco aveva cesellato i Mari che circondano la Terra, l'Universo intero e il Cielo che lo sovrasta.
Per estensione, il termine *vulcano* passò poi ad indicare tutte le montagne di fuoco della terra.
Vulcano aveva le sue fucine nelle cavità dell' Etna e lo stesso Zeus, con l’aspetto di una forte Aquila  discese spesso nella sua fucina per farsi forgiare le celebri folgori ...
Per convincere Efesto, Giove gli offrì in sposa Venere, la bellissima dea dell'Amore.
Identificato dai Romani col greco Efesto, è il dio del fuoco, sposo di Venere  
Figlio di Giove e di Giunone, Vulcano durante una disputa tra i genitori che riguardava Ercole, aveva difeso la madre e per questo era stato afferrato dal padre e gettato giù dall‘ Olimpo.  
La caduta, come narra Omero nell'Iliade, lo fece diventare zoppo. 
Il dio Vulcano

Artemide-Diana, la dea della caccia, si rivolse ai Ciclopi invitandoli a forgiare per lei un arco d'argento e un bel fascio di frecce.  Anche Atena si rivolse ad Efesto per farsi forgiare un'armatura, durante la guerra troiana

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Nel 1200 a. C. in Armenia ha origine la lavorazione del metallo che diviene simbolo degli dei forti.   Nella mitologia greca, il dio Vulcano è l’espressione dominante del fuoco che permette di forgiare il ferro.

La miniera è come un albero che produce frutti ed il metallo è vivo e cresce. La scoperta di una miniera era dovuta agli dei ed era preceduta da riti religiosi per placare gli spiriti che la proteggevano.
Oltre a regnare sul fuoco, Vulcano è il dio dei metalli, dominatore dei vulcani e abilissimo forgiatore di armi.
 

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TRA SCIENZA E MITO

Bacco ordinò al vulcano di svegliarsi; da troppo tempo, ormai, sonnecchiava nelle profondità marine e lui, il Dio del vino, voleva una nuova e fertile terra dove diffondere il suo nettare divino. Fu un brusco risveglio perché, circa 600.000 anni fa, il Vulcano Laziale iniziò la sua attività eruttiva, attraverso una serie di violente esplosioni intercalate da lunghe pause.  Bacco si sentì soddisfatto, il paesaggio della Campagna Romana era finalmente cambiato. Nel corso di 500.000 anni, il Vulcano Laziale edificò i Colli Albani attraverso eruzioni catastrofiche.

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FASI DEL VULCANO LAZIALE PER IMMAGINI:

Le fasi del vulcano laziale

La prima fase dell'attività vulcanica   è costituita da numerose e violente esplosioni.
Questo grande vulcano, " Il Vulcano Laziale" cominciò a formarsi con accumulo di prodotti delle sue prime attività su un basamento piu' antico di sedimenti marini che formava un'ampia pianura tra la costa e gli Appennini.

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Circa 300 mila anni fa si formò un nuovo vulcano , piu' piccolo, la cui sommità era formata da una vasta cavità circolare

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Dopo un periodo di relativa calma l'attività riprese nuove lave si aprirono la strada verso la valle

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Il  magma incandescente sottostante ( rocce fuse a temperature elevatissime) dovette aprirsi nuove strade.
Per dare un'idea del Vulcano Laziale e di quello che può aver prodotto con la sua trascorsa attività, si pensi che aveva una base di 60 chilometri di diametro ed emise circa 200 chilometri cubi di materiali, che contribuirono, insieme ai prodotti del Vulcano Sabatino (attivo in quello stesso periodo), a sbarrare l'antico corso del Tevere. A causa della formazione di questa diga naturale il fiume formò un grande lago di sbarramento, e solo in seguito si aprì un nuovo percorso fra i materiali emessi dai due vulcani.

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Il Vulcano Laziale alternava periodi di violenta attività eruttiva a modeste fasi effusive (emissioni di lava). Le esplosioni, prodotte dalla presenza di grandi quantità di anidride carbonica, le cui enormi pressioni frantumavano la crosta terrestre, trascinarono fino a 10.000-15.000 metri di quota chilometri cubi di un'emulsione assai densa di gas e polveri ad alta temperatura (700-800 gradi centigradi)
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