Anche i no

 

ANCHE I “NO” AIUTANO A CRESCERE.

 

 

 

 

Spesso  distrutti  da  una  giornata  di lavoro,  il traffico  estenuante  in   macchina, la cena da preparare, il  capriccio   del  bambino  sembra un   ostacolo   insormontabile  da  superare:  

la  lotta  sembra  impari   perché   le   energie  dei   genitori sono in “riserva”  mentre  quelle  dei   figli  a “ricarica continua”, così  giunge  l’ ennesimo

Va  bene, ma  solo  per questa volta, è  l’ultimo  sì che ti dico”  Quando  invece  si  pensa di “potercela fare” si prova   con un  timidoNO”, sperando  che  vada  tutto  bene  e   che  il  “piccolo tiranno ” ceda  presto.

Recenti  studi  riportano  in costante aumento il  numero dei bambini che ricevono i primi “NO” a scuola: questi  bambini trovano  notevoli  difficoltà  di adattamento  all’ambiente, ai  compagni e   alle  principali   regole   del  vivere   comune.

 

Essi non  sanno  attendere   né   rimandare  perché  abituati  ad  avere tutto   e subito, non “chiedono” ma   pretendono, non  sanno  reagire  positivamente ai  dinieghi…(pensate ad  un  gruppo dove  25 bambini  si  comportano  in  questo modo!).

Questi  scolari  spenderanno  una   consistente   fetta   del   loro  impegno  per   apprendere un  comportamento   socialmente adeguato,  sottraendo   energie   allo  studio.

Vediamo insieme cosa possono fare i genitori per sopravvivere  e, soprattutto, per  aiutare propri  figli   a  crescere.

v   Stabilire alcune semplici regole  da  condividere, che è bene “ricordare” di tanto in tanto; è importante   accertarsi  che   il bambino  comprenda  bene   le parole utilizzate, ad esempio: è in grado di quantificare “Oggi abbiamo poco tempo a disposizione, quindi….” ? Oppure “Questa volta compriamo solo il necessario” (per chi o cosa?); prima  di  arrabbiarsi,  cercare di  capire  se si  è  stati  chiari.

v   Farle rispettare. Evitare  frequenti “strappi alla regola” che confondono   il bambino, utilizzare un  tono deciso e  fermo  senza urlare e, soprattutto, non farsi prendere dal senso di colpa  per aver  negato  qualcosa  al  proprio figlio: la  vita  non  riserva  solo SI   e   un   po’   di “tirocinio”   non   fa  male.

v   Coerenza.  I bambini   sono  veri  esperti  nel raggirare  gli  ostacoli, perciò è  estremamente  importante  che  i  genitori   siano   coerenti    nel  far rispettare  le   regole: se mamma  dice “NO”  anche  papà   deve  seguire  la  stessa   linea, altrimenti   si rischia di  confondere  il   bambino, oltre   che   vanificare    l’intervento  educativo.

v   Valorizzare il comportamento adeguato del bambino.   Se  il  bambino  ha  dimostrato  di  essersi  impegnato  a  “comportarsi bene”,   mostrate   tutto   il   vostro    apprezzamento:  è  più  producente evidenziare  e  lodare  gli   atteggiamenti  positivi  piuttosto  che     quelli negativi.

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