LE FARFALLE PAPILIO
I bruchi verdi hanno mangiato tante foglie, finché un
giorno due di essi si sono
arrampicati sulla rete della teca e sono rimasti
fermi a lungo. Dopo qualche giorno abbiamo notato che al loro posto c’erano
degli strani bozzoli a punta: l’avevano costruiti i bruchi per
trasformarsi in farfalla. Alcuni giorni dopo anche
gli altri bruchi hanno costruito i bozzoli sui rami messi nella teca.
Che emozione quando il 16 maggio,
durante la ricreazione, ci siamo accorti che da uno dei bozzoli stava
nascendo una farfalla! Era scura, aveva le ali accartocciate e sembravano
bagnate; è rimasta ferma per quasi un’ora, poi ha iniziato a muovere piano
piano le ali e ha fatto il suo primo breve volo; la cosa più strana che
aveva era la spirotromba, una specie di sottile proboscide a spirale,
che ogni tanto srotolava. Secondo il manuale che ci è arrivato con le
farfalle, doveva essere una femmina, perché non aveva le antenne a
piumetta, tipiche dei maschi. Le maestre hanno messo un po’ di acqua e
zucchero in una scatolina per nutrirla, visto che non c’erano dei fiori
adatti. Abbiamo sperato tanto che nascesse in tempo il maschio, così
avrebbero deposto tante uova per nuovi bruchini ma, purtroppo, è morta dopo
tre giorni ed il quarto è nata una nuova farfalla. Che peccato!