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L'analisi delle situazioni di partenza relativa alle abilità cognitive effettuata all'inizio del corrente anno scolastico, ha evidenziato una distribuzione a doppia campana nella maggior parte delle classi: ciò ha quindi confermato (vedasi "LE RISORSE UMANE- Gli alunni") la presenza di un consistente numero di alunni con disagio socio-culturale e, quindi, spesso con difficoltà di apprendimento; nello stesso tempo molti sono gli alunni che possiedono buoni livelli di preparazione, notevoli capacità cognitive ed alto interesse culturale.

L'analisi del contesto territoriale (vedasi "IL CONTESTO SOCIALE, CULTURALE ED ECONOMICO") ha evidenziato una certa eterogeneità anche nel settore dell'occupazione e nel livello socio-economico delle famiglie di appartenenza degli alunni.

Sinteticamente, dunque, con particolare riferimento ai bisogni formativi degli alunni ed al contesto socio-culturale in cui opera la scuola, sono stati evidenziati i seguenti aspetti:

- un'alta percentuale di alunni con difficoltà di apprendimento,

- un consistente numero di allievi con notevoli potenzialità ed alto interesse culturale,

- background culturale generalmente fragile o inconsistente,

- depauperamento sociale dell’ambiente di provenienza degli alunni,

- basso livello di motivazione in un numero significativo di allievi.

Emerge, quindi, (come indicato nella CM 194/99) la necessità di una didattica flessibile che, nell’individualizzare gli itinerari di apprendimento, coniughi il recupero dei più disagiati con la valorizzazione delle eccellenze, garantendo a tutti l’acquisizione dei saperi essenziali. Una flessibilità richiesta anche nella strutturazione oraria (possibilità di scelta tra settimana corta o sabato a scuola) per soddisfare le esigenze espresse dai genitori al momento delle iscrizioni.

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