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    Orario DI RICEVIMENTO dei Professori del Plesso Odescalchi   

 

Benvenuti nel plesso Odescalchi

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Il Plesso "Odescalchi" della Scuola Media Statale di Ladispoli “Corrado Melone”, accoglie la Dirigenza, la Segreteria e più di 500 alunni distribuiti in 22 classi. Esso raccoglie ragazzi provenienti dalle più disparate situazioni socio economiche, alcuni appartenenti a famiglie disagiate, e un'alta percentuale di  stranieri. In tale realtà è sempre più necessario diversificare ed arricchire il Piano dell’Offerta Formativa allo scopo di attuare ogni tipo di iniziativa didattica utile all’integrazione e al coinvolgimento attivo di ogni singolo alunno, qualunque sia la sua storia familiare e scolastica.

Con il plesso "Fumaroli" quasi confinante, e il plesso "Cerreto" sito in Via dei Glicini, una nuova zona di Ladispoli tra la ferrovia e la Via Aurelia, costituisce la Scuola Media Statale "Corrado Melone", l'unica di Ladispoli.

Siamo lieti di avervi tra i nostri visitatori e ancor più lo saremo se vorrete inviarci commenti e suggerimenti per arricchire, abbellire e rendere più utili a tutti voi le nostre pagine. Ogni collaborazione sarà sempre gradita!

 

Un po' di storia

Il principe Ladislao Odescalchi è stato una figura nobile non solo di sangue.

Fervente cattolico e patriota, uomo politico e amante della natura, esperto botanico  con un carattere gioviale e bizzarro.

Era figlio di Livio III Odescalchi e di Sofia Bramtiki, una nobile polacca che sembra fosse imparentata con la zarina Caterina di Russia. Sofia, donna colta, intelligentissima e molto ricca, riconsolidò il casato Odescalchi riaccorpando tutti gli ex possedimenti Odescalchi di Palo, Ceri, Bracciano, Bassano Romano.

La famiglia Odescalchi aveva anche tradizioni ecclesiastiche e tra i suoi antenati vantava anche un Papa, Innocenzo XI (al secolo Benedetto Odescalchi; Como 1611 - Roma 1689) eletto papa alla morte di Clemente X. Venerato come santo, fu beatificato da papa Pio XII nel 1956.

Fin da giovane Ladislao mostrò simpatia per un’Italia unita e per i Savoia. Proprio per le sue idee liberali si trasferì a Firenze quando questa era capitale d’Italia. Il 20 settembre 1870 fu tra i primi ad entrare a Roma, ove fu membro della prima giunta di governo. Nel 1875 fu eletto deputato ma in seguito ad un duello, dove il suo contendente fu ucciso, preferì emigrare all’estero.

Tornò in Italia nel 1880 e fu deputato di centro-sinistra sino all’86. E’ di quel periodo la creazione di Ladispoli.

Era un grande amante della natura e nel parco del castello di Palo un tempo, grazie a lui, cresceva tutta la flora mediterranea; non a caso il parco fu scelto dal grande regista americano John Huston per le scene del Paradiso terrestre del film “La Bibbia” del 1966.

Fece impiantare anche le vicine pinete di Ceri e di Statua e i pini che costeggiano il tratto della via Aurelia nei pressi del borgo di Palo.

Quando il Principe soggiornava a Palo amava vagare nel parco vestito con abiti di fustagno e calcando un cappellaccio di paglia.

Dal 1896 fu senatore del Regno. Sembra che la sua figura ispirò a D’Annunzio il personaggio del Principe Secinaro del romanzo “Il Piacere”.

Ad un certo punto della sua vita, per poter regolarizzare il rapporto con la sua infermiera della quale, già sposata, non riusciva a far annullare il precedente matrimonio dalla Sacra Rota, scelse la cittadinanza del principato di Monaco.