IL PONTE

 

Quando i romani trovarono ostacoli come fiumi erano costretti a costruire ponti

 

palizzata che veniva conficcata nel fiume

La struttura portante di un ponte era formata da cinque piloni di pietra sopra i quali posavano quattro arcate di legno. Ogni pilone poggiava sott’acqua a base formata all’esterno da blocchi di pietra squadrati e all’interno da pietre irregolari piu’ piccole, il tutto tenuto insieme con molta pozzolane e conficcato nel letto del fiume mediante tronchi ricoperti da uno strato impermeabilizzante di pece o, con termine moderno (tronchi con tramati). Perché fosse possibile fare questi lavori fu necessaria creare dai compartimenti dentro il fiume. Vennero costruite grandi palizzate con tronchi di quercia ripulite della corteccia e inchiodate fra loro in modo da formare un cilindro, reso assolutamente impermeabile mediante la pece che si faceva colare tra un palo e l’altro.
Una volta conficcata questi recinti nel letto del fiume si metteranno in funzione delle pompe che aspiravano acqua dall’interno dei compartimenti e le trapassavano nel fiume. I piloni all’altezza di 9 metri sopra il livello del fiume sostenevano le arcate lunghe 26 metri sulle quali poggiava una strada di legno coperta con diversi strati di terra battuta. Alla conclusione dei lavori tale strada correva sopra il fiume a 18 metri d’altezza.

 

Una volta conficcata questi recinti nel letto del fiume si metteranno in funzione delle pompe che aspiravano acqua dall’interno dei compartimenti e le trapassavano nel fiume 

I piloni all’altezza di 9 metri sopra il livello del fiume sostenevano le arcate lunghe 26 metri sulle quali poggiava una strada di legno coperta con diversi strati di terra battuta.

Alla conclusione dei lavori tale strada correva sopra il fiume a 18 metri d’altezza.