Ulisse, nella reggia dei Feaci, si rivolge alla regina Arete e .......
......
'Arete, figlia di Ressenore simile a un dio, vengo supplice al
tuo sposo e a tuoi ginocchi dopo aver sofferto a lungo: e anche
ai convitati qui, io mi rivolgo. Gli dei vi diano felicità
durante la vita, e lasci, ciascuno, ai suoi figli, le ricchezze
di casa e il privilegio che il popolo vi ha concesso. E a me
allestite una scorta, che possa tornare in patria, giacché da
lungo tempo soffro pene e guai lontano dai miei.' ......
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E a lui Alcinoo diceva:<..... Io
stabilisco la tua partenza, voglio che tu lo sappia, per domani:
tu giacerai in un sonno profondo, e i miei uomini batteranno con
i remi il mare in bonaccia, finché tu giunga alla tua patria e a
casa o dove ti piace andare, anche se il posto è molto più
lontano dell'Eubea>.