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Ulisse alla corte di Alcinoo, re dei Feaci, inizia il racconto delle sue disavventure e ...............

........ 'Salpando da Ilio, i venti mi portavano sul mare e mi spinsero al paese dei Ciconi, a Ismaro. E lą io distrussi la cittą e menai strage fra gli abitanti. E dalla cittą prendevamo donne e ricchezze in abbondanza, e ce le dividemmo insieme: nessuno andava via senza la sua parte giusta di preda. E allora io dicevo che dovevamo fuggire alla svelta: ma essi, i miei compagni d'arme, non mi diedero ascolto, quegli insensati. E lą molto vino si beveva: scannavano molte bestie, pecore e capre, sulla spiaggia del mare, e buoi dal passo falciante, con le corna ricurve. Intanto erano corsi, i Ciconi a dare il grido agli altri Ciconi che erano loro vicini, pił numerosi e pił forti .........
........ Fintanto che era mattina e cresceva il sacro giorno, restitemmo, ci difendevamo, benchč essi fossero in pił. Ma quando il sole passava di lą, verso l'ora di sciogliere i buoi dal giogo, i Ciconi fecero ripiegare gli Achei, li vinsero.Sei compagni perirono, da ciascuna nave. Gli altri sfuggimmo al destino di morte.'