Ulisse alla corte di Alcinoo, re dei Feaci, si rivolge al cantore Demodoco e ...............
........
'Molto
bene tu sai cantare la sorte degli Achei, quello che fecero e
patirono e i travagli che ebbero a sopportare, come se tu fossi
presente o l'avessi ascoltato da un altro. Ma via, passa ad un
nuovo argomento e canta la costruzione del cavallo di legno, quel
cavallo che fabbricò Epeo con Atena. Era un inganno, lo sai: e
un giorno Odisseo lo menò sull'acropoli riempiendolo degli eroi
che poi saccheggiarono Ilio.'
Così
diceva. E quello incominciava ispirato dal dio e faceva risonare
per la sala il suo canto. Prendeva a narrare che gli uni
s'imbarcavano sulle navi ricurve e salpavano dopo aver gettato il
fuoco tra le baracche: e gli altri, degli Argivi, erano ormai
nella piazza dei Troiani, intorno al famoso Odisseo, nascosti
dentro il famoso cavallo...................
.......Questo cantava l'aedo famoso. E Odisseo si struggeva, le lacrime sotto le palpebre gli bagnavano le guance.