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Omero racconta
Sposa di Ulisse, nella mitologia greca simbolo dell'amore coniugale, dopo l'Odissea in cui viene esaltata per l'incorrotta fedeltà allo sposo assente da vent'anni. Penelope (l'anatra) è figlia di Icario e della naiade Peribea (secondo una versione); si sarebbe prima chiamata Arnea e sarebbe stata fatta gettare in mare dal padre: dal fatto che fu salvata da uno stormo di anatre selvatice le venne il nuovo nome. Ulisse l'ottiene in sposa vincendo una gara di corsa indetta da Icario per scegliere il genero. Penelope, convinta che lo sposo Ulisse non sia morto, attende per vent'anni il suo ritorno a Itaca, resistendo alle richieste sempre più pressanti dei Proci (i pretendenti), i quali desideravano che lei sposasse uno di loro. Dopo aver rinviato ed eluso questa decisione con mille trucchi e stratagemmi, Penelope, alla fine, promette che avrebbe svelato il nome del suo futuro sposo al termine di un lavoro al telaio che stava completando. Ma, per allontanare sempre più questo momento, ella disfaceva di notte quello che di giorno tesseva. A parte i dipinti di Polignoto e di Zeusi ricordati dalle fonti antiche (Pausania, Strabone), ma non pervenuti, le immagini più note di Penelope sono quelle del cratere del Pittore di Borea (Museo di Siracusa) che la ritrae seduta di fronte al gruppo dei pretendenti; il noto skýphos attico di Chiusi (sec. V a. C.) assegnato al cosiddetto Pittore di Penelope, nel quale essa appare seduta dinanzi al telaio mentre Telemaco le è accanto; i dipinti pompeiani dove l'eroina è posta a confronto con Ulisse mendico (Pompei, Macellum). Il personaggio ha ispirato anche opere musicali, tra cui quelle di N. Jommelli (1754), N. Piccinni (1785), D. Cimarosa (1795) e, soprattutto, di G. Fauré (1913) su libretto di R. Fauchois; e alcuni testi teatrali, compresa un'elegante ironizzazione del mito svolta da R. Calzini nella commedia 'La tela di Penelope' (1922). 
Statua della cosiddetta Penelope,
copia della prima età imperiale da un
prototipo del 460 a.C.
Città del Vaticano, Musei Vaticani