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PLATONE E I POLIEDRI REGOLARI Platone
sommo filosofo greco (427-347a.C), espone in una sua opera una teoria degli
elementi esistenti in natura, identificandoli nel fuoco, nell’aria, nell’acqua
e nella terra. A tali elementi attribuisce la forma dei quattro poligoni
regolari. Platone accenna ad un quinto poliedro regolare (il dodecaedro)
dicendo che di esso Dio si è servito per decorare l’universo
in omaggio a Platone. I cinque poliedri regolari si chiamano anche solidi
platonici.
PLATONE (FILOSOFO) BIOGRAFIA
OPERE Denso di polemiche è stato fin dall’
antichità il processo della storiografia filosofica per stabilire
l’autenticità degli scritti di Platone. La grandezza della sua
personalità, che ha costituito il punto di riferimento di una lunga
tradizione, ha fatto sì che gli fossero attribuite molte opere da lui non
scritte. Il rigore della filologia ottocentesca ha esasperato il problema,
finendo
col considerare spurie la maggior parte delle opere. Importante è pure il
problema della cronologia degli scritti, se si considera l’asistematicità
del pensiero di Platone, per cui ritrovare la successione dei dialoghi
significa cogliere lo sviluppo del suo stesso pensiero. I dialoghi vengono
ordinati in base a vari criteri stilistici e di contenuto r aggruppati
come segue:I periodo, scritti giovanili socratici, Apologia di Socrate, Critone,I
one,
Alcibiadi I,
Lachete,
Liside,
Carmide,
Eutifrone;II periodo di trapasso,
Eutidemo,
Ippia
Minore, Cratililo,
Ippia
Maggiore,
Menesseno,
Gorgia,
Repubblica
I, Protagora,
Menone;
III periodo, dottrina delle idee, Fedone, Convito,
Repubblica
II-X,
Fedro;
IV periodo
autocritica e fase finale, Parmenide,Teeteto,
Sofista, Politico, Filebo,Timeo, Crizia,
le leggi. A questi dialoghi vanno aggiunte 13
lettere,
di cui la VII e l’VIII sono in genere date per autentiche. Il
carattere dialogico degli scritti di Platone rappresenta la sostanza
stessa della sua filosofia, infatti nei
suoi testi poneva una tesi e un contraddittorio.
FILOSOFIA: LA TEORIA DELLE IDEE Platone
insegna che la conoscenza sensibile porta solo a risultati provvisori,
validi solo per le circostanze particolari in cui sono stati ottenuti.
FILOSOFIA:
LA SCIENZA DEI NUMERI E DELLE
FIGURE Platone
alla matematica accomuna anche le altre scienze e oppone una spiegazione
matematico-finalistica della natura.
FILOSOFIA. PARTICOLARE E UNIVERSALE Per il salto di qualità dal
particolare all’universale bisogna percorrere i 4 gradi della
conoscenza: la sensazione, basata sulle pure immagini dei sensi;
l’opinione che dà della conoscenza delle cose particolari giudizi
variabili da individui ad individui; la ragione che offre una visione
degli oggetti nei loro rapporti matematici; l’intelletto che si colloca
in diretto rapporto con le idee, attraverso la dialettica, definita da Platone la vera scienza filosofica in
quanto sa cogliere gli oggetti nella loro realtà.
FILOSOFIA: L’ARTE Platone condanna le vane apparenze della
vita terrena, tra cui musica, pittura, poesia. Platone avversa l’arte credendo che sia
l’imitazione di un’imitazione in quanto non ritrae la pura realtà
delle idee.
FILOSOFIA: L’IMMORTALITÀ DELL’ANIMA Secondo Platone l’uomo per arrivare a
una verità, non acquista una vera conoscenza, ma ricorda soltanto ciò
che aveva appreso e dimenticato, ammettendo così la preesistenza
dell’anima.
FILOSOFIA:
LE TEORIE POLITICHE
Ha una grande sfiducia nei metodi politici
del suo tempo ma crede ad un piccolo gruppo di governanti che penseranno poi ad attuarla ai loro posti di comando. FILOSOFIA:
IL PENSIERO PEDAGOGICO Partendo
dal concetto che non tutti gli uomini sono uguali secondo Platone bisogna
attuare la suddivisione dei compiti. Lo Stato deve assegnare a ogni cittadino
il lavoro per cui è adatto. L’educazione ha il, compito di scoprire
queste attitudine e valorizzarle.
A cura di Alessandra
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