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Albert Einstein naque ad Ulm in Germania nel 1879 .
Visse brevi periodi della sua vita in Svizzera, Austria, Italia e Germania, da
dove scappò, in seguito alla persecuzione nazista, prima in Belgio e poi negli
Stati Uniti. Si diplomò all’ età di 21 anni impiegandosi poi nell’ Ufficio
federale dei brevetti di Berna. Sposò Mileva Martisch dalla quale ebbe due
figli Hans Albert ed Eduard e dalla quale si separò nel 1914 quando andò a
Berlino. Qui si risposò con Elsa. Questa morì lasciandolo vedovo nel 1936. In seguito alla persecuzione nazista, di cui
anche lui seppur indirettamente fu bersaglio, diede aiuto agli ebrei e
“combattè” per dare la Palestina agli Israeliani. Fermi , Szilard ,e Wigner
gli chiesero più volte, alla fine con successo, di partecipare alla costruzione
della bomba atomica, ma dopo numerosi rifiuti dovette cedere e consegnare
l’ormai famosa lettera contenente l’equazione
che stabilisce l’equivalenza fra massa ed energia al presidente degli
Stati Uniti. Visse quindi gli ultimi anni della propria vita fra dolore e sensi
di colpa per essere il padre dell’arma più grande che il mondo avesse mai
visto e per aver quindi tradito i suoi ideali di pace e fraternità. Morì
infine a Princeton, negli Stati Uniti nel 1955 all’età di 76 anni.
Nel
1905 Einstein enunciò, tramite un suo scritto pubblicato da un giornale in cui
fino a poco tempo prima aveva scritto, la teoria quantistica dell’ effetto
fotoelettrico e dell’ elettro dinamica dei corpi in movimento
Nel 1906 enunciò la teoria dei moti browniani. Nel 1907 enunciò invece la
teoria quantistica dei calori specifici, argomento che in seguito fu ripreso. La
sua più grande scoperta e che tutt’oggi lo rende famoso e stimato a livello
mondiale è la teoria della relatività generalizzata enunciata nel 1916.
A cura di Gianluca |