Geheimrat Robert Koch
nacque nel 1843 a Clausthal, nell’odierna Germania
centro-settentrionale. Figlio di un ingegnere minerario, rivelò fin da
bambino la sua intelligenza e perseveranza imparando a leggere da solo
all'età di 5 anni.
A 19 anni intraprese
gli studi di Medicina all'Università di Göttingen, ove ebbe come maestro
il prof. Henle. Koch, andava sostenendo, che le malattie contagiose erano
provocate da "organismi vivi parassiti", e questo
senza dubbio influenzò la nascente personalità scientifica del
giovane allievo.
Dopo un breve periodo a
Berlino per lo studio della Chimica ed un soggiorno di studio all'Ospedale
Generale di Hamburg, Koch incominciò ad esercitare privatamente la
professione di medico. Questa attività non gli impedì di interessarsi a
numerosi altri argomenti, quali ad esempio l'archeologia e l'antropologia.
I primi lavori, eseguiti con penuria di mezzi ed in condizioni disagiate,
riguardarono il carbonchio ematico degli animali. Tali lavori furono
coronati dalla dimostrazione, attraverso l'infezione sperimentale del
topo, che il bacillo del carbonchio presente nella milza degli animali
morti era l'agente causale della malattia. Successivamente, Koch riuscì
ad isolare e a coltivare in coltura pura il bacillo, usando come terreno
di coltura l'umore acqueo dell'occhio di bovino. Egli dimostrò anche la
formazione delle spore e ne documentò la straordinaria resistenza
nell'ambiente.
Nel 1880 Koch, già famoso, divenne membro del
"Reichs-Gesundheitsamt" (Imperial Ufficio per la Salute) a
Berlino; dove ottenne finalmente mezzi adeguati alle sue capacità, e si
dedicò allo studio dei terreni di coltura e della colorazione dei
batteri. Risale a questo periodo (1881-82) la perfezione di nuovi metodi
per la coltivazione e l'ottenimento in coltura pura dei batteri ed, in
particolare, del bacillo della tubercolosi dell'uomo.
L'esperienza acquisita e le grandi capacità analitiche permisero a Koch
di rivedere i principi fondamentali - già proposti in precedenza da Henle
- riguardanti le condizioni necessarie per poter dichiarare che "un
determinato batterio é causa di una determinata malattia".
A questi studi seguì un breve ma intenso e proficuo intervallo (1883-84)
dedicato allo studio del colera e delle modalità di diffusione del
vibrione nell'ambiente. Anche in questo campo Koch si distinse per la sua
attività di «pioniere» della microbiologia, formulando alcune
linee-guida per il controllo della malattia che vennero ben presto
approvate ed adottate in numerosi Stati e che, nella sostanza, ancora oggi
vengono seguite.
Successivamente Koch riprese gli studi sulla tubercolosi che, a quel
tempo, rappresentava una delle malattie più gravi e frequenti. Gli studi
vennero rivolti sulla preparazione di una sostanza derivata dal bacillo
della tubercolosi, denominata «tubercolina», che Koch riteneva provvista
di attività terapeutica. Ben presto tale attività si rivelò
inesistente, ma la tubercolina si rivelò, in seguito, straordinariamente
utile a scopo diagnostico (e lo é ancor oggi, seppure purificata e
prodotta con tecniche piú sofisticate di quelle di Koch).
Nel 1896 Koch ebbe l'occasione di soggiornare per un periodo di tempo
nell'Africa meridionale allo scopo di studiare l'origine di una terribile
malattia dei ruminanti: la peste bovina. Koch non riuscì nel difficile
intento (la peste bovina é sostenuta non da un batterio bensì da un
virus); ma, riuscì a limitare l'estensione dei focolai ed a rallentare la
diffusione della malattia attraverso una sorta di vaccinazione che
consisteva nell'inoculare agli animali ammalati bile prelevata da animali
ammalati.
Nello stesso anno
Koch giunse alla conclusione che la tubercolosi dell'uomo e del bovino
erano sostenute da batteri differenti, e difese strenuamente la sua
opinione (che oggi sappiamo essere esatta) contro lo scetticismo o
l'avversione dei più al Congresso Medico sulla Tubercolosi tenutosi a
Londra nel 1901.
Altri studi di Koch
rappresentano punti fermi per la storia della Medicina, prevalentemente
nel continente africano, su numerose malattie: malaria, surra,
spirochetosi, tripanosomiasi, babesiosi.
Koch raccolse, durante la sua breve vita, innumerevoli premi ed
onorificenze, compresa una laurea ad honorem presso l'Università
di Bologna. Nel 1905 venne insignito del premio Nobel per la Medicina per
gli studi eseguiti sulla tubercolosi.
Robert Koch si spense a Baden-Baden il 27 maggio 1910,
all'età di 67 anni
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