(Pergamo 129 - ivi o Roma
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Medico.
Studiò a Pergamo, Smirne ed Alessandria assimilando la cultura aristotelica ed
esercitò a Pergamo e a Roma dove fu medico personale di Marco Aurelio: con
Ippocrate fu il più grande medico dell'antichità. Scrisse quattrocento opere
da lui suddivise in anatomia, patologia, terapia, diagnostica, prognostica,
commentari ippocratici, filosofia, grammatica, ma solo un centinaio ci sono
pervenute e talora frammentarie; fra i più noti il "Methodus medendi".
Fondatore della medicina sistematica e della fisiologia, accettato e
riconosciuto dai Padri della Chiesa, fu l'autore fondamentale di tutto
l'insegnamento medico a tutto il Rinascimento. L'importanza di Galeno, che pure
si rifà alla teoria ippocratica dell'essenza vitale presente nel corpo umano,
risiede nell'affermazione di un metodo sperimentale per la medicina. Sono
fondamentali i suoi studi di osteologia, di miologia ed i neurologia: osservò
la secrezione dell'urina da parte dei reni e la paralisi in seguito a resezione
dei nervi spinali.
Iconografia
Famosa è la miniatura del codice di Vienna (Dioscuride), dove è raffigurato al
centro di un congresso di medici dell'antichità, seduto su di una cattedra
mentre gli altri sono seduti su delle rocce. La sua immagine compariva di
frequente nei frontespiszi dei codici con le sue opere. Nel Duomo di Anagni è
insieme ad Ippocrate in un affresco del XIII secolo.