Le Comete

Astronomia

DEFINIZIONE
Corpo celeste facente parte del sistema solare. Nelle comete si distinguono una testa, formata da nucleo e chioma, e una coda; chioma e coda si formano progressivamente a mano a mano che la c. si avvicina al Sole. Hanno masse totali estremamente piccole, tali da non perturbare il moto neppure dei satelliti planetari minori.Le comete sarebbero formate dal cosiddetto “ghiaccio sporco”, cioè da una grande quantità di sostanze volatili (acqua, ammoniaca, metano e biossido di carbonio) allo stato solido. Fintanto che la cometa è lontana dal Sole, questo ghiaccio è reso “sporco” dalla presenza di particelle solide di carbone, ferro, nichel, ecc. Riscaldato dalla radiazione solare, sublima trascinando con sé anche le particelle solide e dà origine alla chioma; quando la pressione di radiazione del Sole diventa sensibile si forma anche la coda, la cui luminosità è dovuta a processi di ionizzazione per urto con le particelle veloci provenienti dal Sole. Studiando le comete, mediante satelliti artificiali, si è scoperto che nella chioma sono presenti grandi quantità d' idrogeno atomico libero. I nuclei hanno diametri dell'ordine della decina di chilometri; le chiome hanno diametri compresi fra 10.000 e 100.000 km e densità inferiori a 106 molecole/cm3; le code, che hanno densità ancora minori, raggiungono lunghezze variabili fino a 100 milioni di chilometri. La coda di una cometa punta sempre dalla parte all'incirca opposta al Sole, in quanto le particelle che la costituiscono sono allontanate dal nucleo per effetto del vento solare; la forma risulterà diritta se essa è costituita da particelle gassose, ricurva se le particelle sono pulverulente. Le orbite delle comete, risultano ellittiche o paraboliche;

CLASSIFICAZIONE: LE COMETE PERIODICHE
Si usa raggruppare le comete periodiche in “famiglie”, a seconda del pianeta di cui subiscono l'attrazione gravitazionale. Le comete vengono suddivise in comete a lungo periodo (maggiore di 200 anni) e a breve periodo (minore di 200 anni); le prime si muovono su orbite paraboliche o ellittiche molto allungate; le seconde hanno in genere orbite ellittiche. Le comete di cui è stato osservato il maggior numero di passaggi sono quella di Encke (48) e quella di Halley (30). A ogni nuova cometa viene attribuito il nome dello scopritore (o degli scopritori). Una volta calcolata l'orbita, ogni cometa viene catalogata mediante l'anno del passaggio al perielio.

STRUTTURA e MAGNITUDINE
L'esame spettroscopico delle comete rivela di norma una componente di luce solare riflessa da parte del nucleo, alla quale si sovrappone lo spettro di righe in emissione dovute alla luminescenza destata per eccitazione nei gas che formano la chioma e la coda, fra i quali vanno menzionati vari gruppi molecolari derivati del carbonio ,dell'azoto, dell'acqua . La magnitudine complessiva di una cometa è in relazione alla sua variabile distanza sia dal Sole che dalla Terra.

ORIGINE
Molte sono le ipotesi sull'origine e l'evoluzione delle comete neppure le osservazioni spaziali hanno permesso, però, di chiarire tutti i problemi : restano due le ipotesi più probabili. Una sostiene che si siano formate tutte contemporaneamente ai pianeti, il che spiegherebbe la presenza di grandi quantità di sostanze volatili. L'altra afferma che le comete vengono catturate dall'azione gravitazionale del Sole o delle stelle più vicine; questo renderebbe plausibile l'ipotesi di H. Oort, secondo la quale il Sole sarebbe circondato da una nube di comete (alcune centinaia di miliardi), che si estenderebbe fra le 40 mila e le 150 mila unità astronomiche, vale a dire fino a una distanza di 2,5 anni luce, limite al quale può farsi corrispondere il raggio del campo attrattivo del Sole. Ancor meno chiari sono il processo di disgregazione delle comete e il fenomeno delle variazioni di splendore presentato da alcune di esse.