Mercurio

Astronomia

Di Mercurio, il pianeta del sistema solare più vicino al Sole, fino a qualche anno fa si conoscevano con certezza ben poche cose. Infatti a causa della grande vicinanza del Sole, l'osservazione telescopica di Mercurio era sempre difficoltosa e imprecisa. Fra il 1974 e il 1975, però la sonda spaziaale americana Mariner 10 passò accanto a Mercurio tre volte (a una distanza di soli 700 km) e trasmise sulla terra numerosissimi dati che oggi ci consentono di parlare di questo pianeta con notevole sicurezza. Una quantità di fotografie nitidissime ci ha inoltre mostrato la sua superficie, ricca di crateri, che rende Mercurio molto simile alla Luna.
L' esame approfondito dei crateri ha permesso agli studiosi di capire che le forme che essi hanno assunto dipendono unicamente dall'impatto delle meteoriti e che è invece mancata completamente una qualsiasi azione modellatrice dell'acqua e del vento. Il pianeta è infatti totalmente privo di acque superificiali e non possiede un'atmosfera. Ciò rende impossibile l'esistenza su Mercurio di qualsiasi forma di vita, almeno come la mente umana riesce a concepirla. A questo proposito qualcuno ha osservato che in certe zone del pianeta ci sono degli strapiombi così ripidi da lasciare alcune zone sempre in ombra. In teoria, sotto questi "ripari", potrebbe esserci del vapore acqueo o dell'anidride carbonica sotto forma di ghiaccio.

Mitologia

Mercurio è il dio del commercio, dei viaggi e dei ladri nella mitologia romana. Il pianeta probabilmente venne chiamato così perché si muove molto rapidamente nel cielo.
Mercurio nella mitologia romana, messagero degli dei, figlio del Dio Giove e di Maia, figlia del titano Atlante. Mercurio era anche il dio dei mercanti e del commercio (con cui condivide la medesima radice etimologica, connessa con merx, "merce") e riprendeva molti degli attributi del dio greco Ermes. A Roma, al culto di Mercurio venne dedicato un tempio nei pressi del Circo Massimo, già nel 495 a.C. Solo in epoca imperiale, come attesta l'opera di Virgilio, mutuò dal suo corrispondente greco le funzioni di messaggero degli dei e di guida delle anime defunte.
Ermes. Nella mitologia greca, messaggero degli dei. Messaggero particolare di Zeus portava sandali alati, un cappello a falda larga e una verga d'oro magica (il caduceo), con serpenti intrecciati ed ali; conduceva le anime dei morti nel mondo sotterraneo (Ermes Psicopompo), possedeva poteri magici sul sonno e i sogni ed era il dio del commercio e dei mercanti, nonchè custode delle mandrie. Dio degli atleti, proteggeva i ginnasi e gli stadi e lo si riteneva responsabile della fortuna e della ricchezza. Malgrado le sue virtù, Ermes era anche un nemico pericoloso, un truffatore e un ladro. Il giorno della sua nascita rubò il bestiame del fratello Apollo, dio del Sole, facendo camminare all'indietro la mandria sulle proprie ombre per cancellarne le tracce; posto a confronto con Apollo, Ermes negò il furto, ma i due fratelli si conciliarono quando Ermes donò ad Apollo la lira che aveva creato. Ermes veniva rappresentato nell'arte greca più antica come un uomo barbuto e maturo; nel periodo classico divenne un giovane atletico, nudo e imberbe. Nella mitologia romana fu identificato con Mercurio

 

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