Venere

Astronomia

Venere è il pianeta piu vicino allla Terra e, con le ovvie eccezioni del sole e della luna, è nettamente 1'oggetto più luminoso in cielo. Le ragioni di questa particolare luminositaà sono essenzialmente tre: anzitutto la vicinanza al sole (e al secondo posto, subito dopo Mercurio); poi, il fatto che fra tutti i pianeti e quello che si avvicina di piu alla Terra, infine, la sua albedo (potere riflettente), che è la maggiore tra tutti gli astri del sistema solare: Venere rinvia i 7/10 della luce che riceve dal Sole; cioè il doppio del potere riflettente del nostro pianeta. Questo notevole valore dell' albedo venusiana dipende dal fatto che il pianeta e avvolto permanentemente da una spessa coltre di nubi molto riflettenti e composte prevalentemente da biossido di carbonio. Lo stesso strato non ha permesso agli astronomi di rilevare dei particolari sulla superficie per poter calcolare il periodo di rotazione. Nel 1974 il Mariner 10 ha sciolto tutti i dubbi ed ha stabilito che le nubi ruotano intorno all' asse del pianeta una volta ogni 4 giorni, mentre il periodo di rotazione del pianeta stesso e di -243 giorni (il segno meno indica che la rotazione è retrograda, cioe inversa rispetto alla Terra). La temperatura superficiale di Venere, a causa dell' effetto serra dovuto al mantello di nubi, oscilla fra i 445 e i 485 gradi, con una media di 465'. Essendo visibile, come Mercurio, nei pressi del sole (entro 47' di distanza angolare apparente), fu soprannominato Vespero nelle sue apparizioni crepuscolari e Lucifero nelle apparizioni mattutine. Quando si verifica la congiunzione inferiore (allineamento Terra-Venere-Sole), lo possiamo osservare a "soli" 42 milioni di chilometri mentre nella congiunzione opposta (allineamento Terra-Sole-Venere) si allontana fino a 258 milioni di Km.

Mitologia

Nata dalla spuma del mare, fu identificata dai latini con la greca Afrodite, dea dell'amore. Fu lei a vincere la celebre contesa tra Giunone e Minerva come dea più bella, almeno secondo il Paride e il mito del pomo della discordia.
Giove la diede in sposa a Vulcano, dio del fuoco zoppo e piuttosto bruttarello, ma Venere amava Marte, dio della guerra, forte e coraggioso.
Omero racconta di come i due amanti furono sorpresi dal Sole (per alcuni, Apollo) che riferì l'accaduto a Vulcano.
Questi, per vendicarsi, nascose una rete sotto il letto della moglie, quindi la intrappolò insieme al suo amante per poi schernirla al cospetto di tutti gli dei dell'Olimpo.
Quando Venere fu liberata andò a nascondersi a Cipro piena di vergogna, mentre Marte fuggì in Tracia. Tra i diversi amanti di Venere si annovera anche Anchise, padre di Enea e nonno di Ascanio o Iulo.
Da qui ha origine la tradizione della Gens Iulia che si attribuiva come antenata Venere.