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Denominazione
L' Anio Vetus fu il primo dei  quattro acquedotti che utilizzarono le acque del fiume Aniene e fu denominato " vecchio "  per distinguerlo dall' altro, "Anio Novus", che fu costruito tre secoli dopo.
Periodo Storico
I censori che si occuparono dell' opera furono Manio Curio Dentato, morto subito dopo la nomina , e Fulvio Flacco tra il 272 e il 269 a.C.
Percorso
Il percorso dell' Anio Vetus , era molto lungo e tortuoso e quasi sempre sotterraneo. Era lungo 43 miglia e scendeva dall' altitudine di 262 m, lungo la valle dell' Aniene . Attraversa un percorso sinuoso, arrivava presso la medievale Tor Fiscale, dove si trova la " Piscina Limaria ".
Qui arrivava con un  minore flusso d' acqua, dopo aver rifornito numerose ville dell' Agro Tiburtino e del suburbio romano .
L' acquedotto, costeggiava l' Aggere " Serviano" e finiva poi con il " castello ", all' altezza della Porta Esquilina (poi Arco di Gallieno), dov' è ora la chiesa di S. Vito.
Trasformazioni
Si presume, che in età Augustea, fosse stata costruita una diramazione dal nome Specus Octavianus , che seguendo la via Casilina e passando per S. Croce in Gerusalemme e S . Giovanni in Laterano, arrivava  agli Horti Asinini presso la chiesa di S. Cesareo sull' Appia, dove furono poi costruite le Terme di Caracalla .  Altri interventi di restauri e trasformazioni, ci furono, nel 144a.C., nel 33 a.C. tra l' 11 ed il  4a.C. da parte di Agrippa .
Le ultime trasformazioni , vi si effettuavano nel I e II secolo d.C.