Il mito della creazione
“Tutto in principio era avvolto nelle tenebre.Non
c’era il sole, non c’era la luce del giorno.Né luna né stelle c’erano in quella
notte perpetua.
C’erano però animali e uccelli di ogni specie. Tra
le bestie c’erano molti mostri orribili e senza nome, draghi, leoni, tigri,
lupi, volpi, castori,conigli, scoiattoli, ratti, topi e ogni specie di creature
striscianti come lucertole e serpenti. Gli umani non riuscivano a prosperare in
queste condizioni, poiché le bestie e i serpenti annientavano la prole dell’uomo.
Tutte le creature avevano la facoltà della parola e
il dono della ragione.
C’erano due tribù di creature: gli uccelli, ovvero
la tribù piumata, e le bestie. I primi riconoscevano l’autorità del loro capo,
l’aquila.
Queste tribù si chiamavano spesso a consiglio, e gli
uccelli volevano che si ammettesse la luce. Ma le bestie più volte rifiutarono.
Alla fine gli uccelli mossero guerra alle bestie.
Le bestie si armarono di bastoni, ma l’aquila aveva
insegnato alla sua tribù l’uso dell’arco e delle frecce. I serpenti erano così
sagaci che alcuni riuscirono a scampare allo sterminio.
Uno di loro trovò rifugio nel dirupo di una montagna
dell’ Arizona e il suo occhio (tramutatosi in una pietra lucente) si può ancora
oggi vedere su quella roccia. Gli orsi poi, una volta uccisi, si trasformarono
ciascuno in tanti altri orsi, cosicché quanti più erano gli orsi uccisi dalla
tribù piumata, tanti più se ne generarono. Anche il drago riuscì a non farsi
uccidere, poiché era rivestito di quattro strati di squame cornee,
impenetrabili alle frecce. Uno dei mostri più orribili e abietti, che non aveva
nome, era invulnerabili alle frecce, così l’aquila si levò in volo alta nel
cielo con una pietra bianca e tonda e la lasciò cadere sulla testa del mostro,
uccidendolo all’ istante.