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Pittore,
fotografo e cineasta statunitense
nato a Filadelfia nel 1890 e morto a
Parigi nel 1976. Amico di
Picabia e di Duchamp,
aderisce al movimento dadaista partecipando alle
manifestazioni di New York. Trasferitosi a Parigi nel 1921, si
esprime con collages, oggetti e pitture trattati con l'areografo,
esperimenti fotografici che lo portano alla realizzazione di
quei "rayogrammi", ottenuti per l'impressione di
oggetti su carta sensibile, e di solarizzazioni create con
l'esposizione alla luce di lastre in fase di sviluppo. Si
dedica quindi al cinema con esperienze tecniche di alto
livello e dal dadaismo sfocia nel surrealismo affidandosi a
tecniche espressive sempre nuove, in cui la scarnificazione di
oggetti assume il significato di ritorno all'ossatura del
mondo. Nel 1940 si stabilisce a Hollywood, dove illustra
l'associazione contraddittoria parola-immagine, teso a
cogliere la possibilità di evasione, anche onirica,
dall'eterno quotidiano.
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