Tendenza stilistica che anziché descrivere la
realtà oggettivamente si sforza di esprimere sensazioni ed emozioni
soggettive, enfatizzando elementi come il colore e i contorni, o
mediante la forte caratterizzazione di altri aspetti formali o
contenutistici.
Il termine "espressionismo" è oggi utilizzato per
indicare un movimento artistico specifico, sviluppatosi in Europa a
partire dai primi anni del XX secolo, profondamente radicato nella
realtà politica e sociale e influenzato dall'opera di pittori come
Vincent van Gogh, Paul
Gauguin ed Edvard Munch,
che per esprimere emozioni intense utilizzavano colori violenti e
linee esasperate. L'espressionismo artistico ebbe un parallelo nel
contemporaneo sviluppo della musica espressionista,
del cinema e della letteratura espressionista.
L'espressionismo si sviluppò in molti paesi europei: ad esempio
possono essere ricondotti all'ambito espressionista l'uso del colore
tipico del fauvismo
e l'opera degli austriaci Egon Schiele e Oskar
Kokoschka;
tuttavia il movimento conobbe particolare fortuna in Germania dove,
nel 1911, il termine fu utilizzato per la prima volta.
In Germania furono attivi due gruppi principali di artisti
espressionisti. Nel 1905 i pittori Ernst Ludwig
Kirchner, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff costituirono a
Dresda il gruppo Die Brücke ("Il Ponte"). Negli anni
successivi vi aderirono altri artisti, tra i quali Emil Nolde e Max
Pechstein.
Nel 1912 alla mostra del gruppo parteciparono alcuni artisti che a
Monaco avevano costituito il movimento d'avanguardia Der Blaue Reiter ("Il cavaliere
azzurro"), del quale facevano parte, tra gli altri, i pittori
tedeschi Franz Marc e August Macke, l'artista svizzero Paul Klee e il
pittore russo Vasilij
Kandinskij. Questa fase dell'espressionismo
tedesco fu caratterizzata dalla ricerca di
una totale spontaneità nell'espressione delle proprie emozioni, che
si doveva riflettere nel contenuto dell'opera d'arte. La scultura
espressionista ebbe invece il suo massimo rappresentante in Ernst
Barlach.
Die Brücke si sciolse nel 1913, e la prima guerra mondiale
interruppe l'attività del gruppo; ma ormai l'espressionismo era
divenuto un fenomeno internazionale, che influenzò anche la
produzione artistica europea del primo dopoguerra.
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