Arp
(Hans o Jean) fu sia
pittore che scultore e nacque a Strasburgo nel 1886 e morì a
Basilea nel 1966. Studiò alla Kunstschule di Weimar
(1905-1907), scoprì la scultura di Maillol, incontrò Kandinsky
e partecipò al movimento del Blue Reiter; poi frequentò a
Parigi (1914-1915) artisti come Apollinaire, Delaunay e Picasso.
Legato dal 1915 a Sophie Taeuber, realizzò collages e composizioni astratte geometriche e soprattutto
prese parte al movimento dadaista a Zurigo, poi a Colonia e a
Berlino: sono di quel periodo legni scolpiti «tachistes»,
collages e del 1917 i primi lavori in rilievo, in legno dipinto,
le cui forme arrotondate semplici richiamano una morfologia
embrionale che tornerà, dal 1931, nelle sue sculture.
L'invenzione formale e le qualità
della sua opera lo avvicinano sia al surrealismo (al
quale aderì, soprattutto con i papiers déchirés iniziati nel
1930) sia all'arte concreta (partecipazione ai gruppi Cercle et
Carré e Abstraction-Création). Per gli aspetti multiformi
della sua opera, ricca di sfumature, da cui emana una poesia
sottile nei più diversi campi, dalla scrittura (Giorni
sfogliati, raccolta di poesie, saggi e ricordi, 1966) alla
scultura e all'incisione, Arp si pone come una delle figure
essenziali dell'arte moderna. |