Nasce a
Bagheria, provincia di Palermo, nel 1912. Giovanissimo frequenta
la bottega di un decoratore di carretti . Alla fine degli anni
Venti, mentre completa gli studi classici, entra a far pratica
nello studio del futurista Pippo Rizzo. Subisce l’influsso di
pittori stranieri che intervengono con forme cromatiche
espressioniste nella sua arte ancorata a modi veristi ed ancor
più realistici. Nel 1933 abbandona gli studi universitarie e si
stabilisce a Roma . Stringe rapporti di amicizia con Mafai,
Pirandello, Cagli e Ziveri, che influenzano la sua pittura in
senso "tonale". Nel 1935 partecipa alla II
Quadriennale e nel 1936 alla Biennale di Venezia. Nel 1938
realizza il primo dipinto epico- popolare, La “fuga
dall'Etna”, e tiene una personale alla Galleria
della Cometa. Nel 1942 al Premio Bergamo, ottiene il
secondo premio con la ”Crocifissione”, aperta denuncia dei
disastri provocati dal Regime. In questo periodo studia e
reinterpreta le scattanti figurazioni del Picasso post-cubista e
accentua la sua vena polemica verso le questioni sociali,
svolgendo un ruolo fondamentale nell’evoluzione in senso
"realista" della pittura italiana. Notevole anche la
funzione di tramite tra gli ambienti romani e quelli milanesi
legati a "Corrente". Inizialmente la sua azione
in favore di una pittura impegnata si svolge all’interno della
sinistra fascista che fa capo a Giuseppe Bottai e alla rivista
"Primato". Negli anni di guerra accanto ad Antonello
Trombadori e ad altri esponenti del Partito comunista, partecipa
attivamente alla Resistenza. Comincia la serie dei Massacri
(raccolti nel libro Gott mit uns). Nel 1947 aderisce al Fronte
Nuovo delle Arti . Dagli anni Cinquanta è l’esponente
principale di una corrente "realista", politicamente
impegnata a fianco del P.C.I., e spesso polemicamente in lotta
con le tendenze "formaliste" di molta arte astratta.
Muore a Roma nel 1987. |