Giorgio Morandi nasce il 20 luglio 1890 a
Bologna, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, diplomandosi
nel 1913. Qui conosce Osvaldo Licini, Severo Pozzati, Giacomo
Vespignani e Mario Bacchelli, gli amici-artisti con i quali
espone nel 1914 nella famosa mostra che si tiene a Bologna
all'Hotel Baglioni. Nasce il rapporto con il gruppo futurista
con il quale espone nello stesso anno alla Galleria Sprovieri di
Roma. Ma moderata fu la sua tangenza al Futurismo, cosi' come fu
solo sporadica la sua adesione agli altri movimenti italiani
della prima meta' del secolo (Metafisica, Valori Plastici,
Strapaese e Novecento). La sua formazione avviene piuttosto
attraverso lo studio dei grandi maestri da Giotto a Piero della
Francesca, fino ad arrivare a Chardin, Corot e Cezanne. E'
presente ad alcune edizioni della Biennale di Venezia, alle
Quadriennali romane ed espone in varie città italiane ed estere
(Pittsburgh, Kassel, San Paolo del Brasile, New York). Dal 1930
insegna Tecniche dell'incisione all'Accademia di Belle Arti di
Bologna ed e' proprio in questi anni che realizza la maggior
parte delle sue acqueforti. Soltanto in eta' matura si dedica
invece con continuità all'acquerello, dopo alcune rare e
sporadiche prove negli anni Dieci e negli anni Trenta. Ottiene
numerosi premi e riconoscimenti ufficiali sia in Italia che
all'Estero. Nel marzo del 1932 gli viene dedicato un fascicolo
intero de "L'Italiano" con un importante scritto di
Soffici e riproduzioni di numerose opere. Si avvia così quella
consacrazione che negli anni seguenti sarà confermata da
riconoscimenti critici che costruiranno di Morandi l'immagine
ufficiale, per decenni non più messa in discussione. Morandi muore a Bologna nel 1964.
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