Nacque
a Stampa nel 1901 e morì a Coira nel 1966, fu uno scultore e un
pittore svizzero.
Nel
1922 si stabilì a Parigi dove conobbe il cubismo e l’arte
africana. Per qualche anno fece parte del gruppo surrealista.
Dopo la guerra Giacometti riprese a lavorare dal vero, sempre
sul tema dello spazio e delle sue relazioni con le figure, che
si fecero sempre più esili e rigide. Impregnate di una profonda
malinconia, le sue opere di scultura e di pittura esprimono
l'angoscia della condizione umana, alla base della filosofia
esistenzialista a cui fu vicino.
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