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STORIA DI UN CANGURO E DI UNO STAMBECCO

 

 

 

 

 

 

In un mondo sconosciuto chiamato Kalama, vivevano molti popoli che spesso stavano in lotta tra loro. Si trattava di canguri, stambecchi, topi, gatti, canarini, corvi e altri animali.

Un giorno un piccolo canguro che era abituato al clima di Kangù ,la terra dei canguri, seguendo una farfalla, cadde in una buca che era l'ingresso di una grotta. Preso dalla curiosità si spinse avanti e saltellando sbucò improvvisamente sul monte Stambecchio il luogo dove gli stambecchi di quel pianeta deponevano le uova.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

Gli stambecchi erano normali e di grande statura. Avevano lunghe coma arcuate ma ,a differenza degli stambecchi terrestri, non erano mammiferi e vivevano dentro dei nidi di paglia; inoltre la loro intelligenza era molto sviluppata(sapevano persino costruire dei condomini di paglia).

 

 

 

 

 

 

In cima a questo monte viveva una famiglia di stambecchi che trascorreva le sue giornate arrampicarsi dappertutto.Il giovane canguro, sapendo che stambecchi e canguri si odiavano, rimase nascosto dietro qualche roccia. Avrebbe voluto tornare indietro, ma un enorme masso aveva bloccato il passaggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aveva molta paura e trascorreva la maggior parte delle sue giornate nascosto in un cespuglio.

Una mattina, mentre si riposava all'ombra di una quercia ,udì un gruppo di stambecchi allontanarsi lasciando un piccolo in difficoltà. Nessuno se ne era accorto perché non gli prestavano attenzione, e lui aveva dei problemi alle gambe. Quindi lo lasciavano in disparte.

 

 

 

 

 

 

 

Lo stambecco tentava invano di spiccare un lungo salto che gli avrebbe permesso di raggiungere il suo gruppo.I1 canguro, abile saltatore, capì che doveva aiutarlo; si fece coraggio e lo condusse su un sentiero. Lì provò ad insegnarli la tecnica del salto, di cui i loro canguri erano maestri abilissimi.

Dopo un po' di sforzo, il piccolo stambecco imparò a saltare meglio di tutti gli altri . 

 

 

Sì raccontarono allora le loro storie e così capirono che avevano molte cose in comune.

Il canguro trovandosi molto bene con gli stambecchi decise di vivere un po' di tempo con loro. Dopo un po' sentì però la nostalgia della sua terra e dei suoi simili.

Non potendo spostare da solo il masso che aveva chiuso la grotta, chiese aiuto ai suoi nuovi amici.

Questi, facendo leva con le corna, riuscirono a spostare la grande roccia. Da quel giorno gli stambecchi capirono che avrebbero potuto imparare dai canguri molte cose importanti ed anche aiutarli in ciò di cui avevano bisogno.

Il canguro, tornato indietro tra i suoi simili raccontò la sua esperienza, e li invitò a visitare quelle stupende montagne. Gli stambecchi insegnarono ai canguri a proteggere i loro piccoli dal freddo quando trascorrevano le vacanze su quelle montagne appena scoperte per ricambiarli dei consigli che a loro volta i canguri avevano dato loro sulle tecniche dei salto. Da quel momento decisero di vivere in pace per sempre, avendo capito di essere tutti uguali. Capirono anche che non bisognava lasciare indietro coloro che avevano bisogno dì aiuto.

 

 

FINE!

 
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