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Indice
Art. 1 – Campo d’applicazione e priorità
Art. 3 – Le scuole quali laboratori
di sviluppo professionale
Art. 4 – Unità territoriali di servizi professionali per il personale
della scuola
Art. 5 – Interventi finalizzati a specifici
istituti contrattuali
Art. 6 – Azioni d’interesse generale (omissis)
Art. 7 – I soggetti che offrono formazione e
i corsi riconosciuti
Art. 8 – Osservatorio di orientamento e di
monitoraggio e standard organizzativi e di costo
Art. 9 – Coordinamento regionale
Art.10 – Coordinamento nazionale
Art. 11 – Monitoraggio, valutazione e controllo
Art.12 – Gestione delle risorse finanziarie
Art.13 – La collaborazione europea
Dalla Direttiva n. 210 del 3 settembre 1999
Art. 1 – Campo d’applicazione
e priorità
1. La presente Direttiva definisce le linee d’indirizzo
per l’aggiornamento, la formazione in servizio e lo sviluppo
professionale degli insegnanti, del personale non docente, dei capi
d’istituto delle scuole e degli istituti educativi e del personale
in servizio negli Uffici dell’Amministrazione centrale e
periferica, relative all’utilizzo delle risorse dell’anno
finanziario 1999.
2. Già nel 1999 si avvia la riorganizzazione
complessiva dell’aggiornamento e della formazione del personale
della scuola, che verrà portata a termine nel prossimo anno 2000.
In questa prospettiva, gli interventi di formazione riguardano le
seguenti aree prioritarie:
- progettazione e avvio delle azioni di formazione finalizzate a
specifici istituti contrattuali di cui al successivo art.5;
- (omissis)
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Definizione delle linee di indirizzo
Formazione per le funzioni-obiettivo |
Art.
3 – Le scuole quali laboratori di sviluppo professionale
1. Le scuole e gli istituti educativi dovranno
diventare, per il personale, laboratori di sviluppo professionale,
adottando opportune soluzioni organizzative e funzionali secondo
criteri d’efficacia e sulla base delle esperienze già maturate
(referenti e commissione per l’aggiornamento, personale impegnato
in progetti, ecc) e nella prospettiva delle nuove possibilità
(funzioni-obiettivo, laboratori territoriali e altro).
2. Nelle strategie che le scuole adottano con
riferimento prioritario al Piano dell’offerta formativa, possono
rientrare, a titolo d’esempio e con gli accorgimenti
indispensabili nella fase di transizione verso l’autonomia:
a. l’organizzazione di corsi di formazione,
normalmente in rete con altre scuole e l’attivazione di laboratori
territoriali finalizzati;
b. l’adesione, attraverso accordi e
convenzioni, a consorzi pubblici e privati finalizzati al sostegno
professionale del personale della scuola;
c. la partecipazione di docenti a corsi offerti
dall’università (corsi di perfezionamento, di formazione e di
aggiornamento), dagli IRRSAE o da altri soggetti qualificati, con
spese a carico delle scuole stesse;
d. il potenziamento di processi di autoformazione,
individuale o di gruppo, anche con prodotti multimediali di
autoapprendimento e con l’avvio di progetti di ricerca-azione;
e. l’adesione a progetti di formazione, locali,
regionali, nazionali o europei, riconosciuti dall’amministrazione
scolastica;
f. la collaborazione di insegnanti a ricerche
metodologiche e didattiche promosse dall’università e rivolte ad
accrescere l’efficacia dell’azione formativa;
g. l’inserimento di interventi formativi nell’ambito
di progetti di miglioramento;
h. la valorizzazione in senso formativo del
lavoro degli insegnanti, soprattutto dei momenti collegiali e
il sostegno alle domande individuali degli insegnanti secondo
progetti personalizzati di sviluppo professionale;
i. l’acquisto di servizi di consulenza e di
assistenza offerti da esperti o da team esterni alla scuola, anche
con apposite convenzioni con istituzioni, enti, associazioni e
agenzie accreditate.
3. Per la realizzazione delle proprie strategie
le scuole utilizzano in modo coerente ed integrato le risorse
disponibili anche se provengono da fonti diverse e sono soggette a
procedure differenziate. A tal fine definiscono un piano d’intervento,
annuale o pluriennale, tenendo conto dell’art.13 del Contratto
collettivo nazionale integrativo. In particolare, dovrà essere
assicurato il raccordo con analoghe iniziative di formazione
attivate ai sensi della Legge 440/97. |
Suggerimenti di azioni strategiche
Organizzazione corsi
Adesione a concorsi pubblici e privati
Corsi offerti dall’Università
Processi di autoformazione
Progetti di formazione riconosciuti
Ricerche metodologiche e didattiche
Progetti di miglioramento
Domanda individuale
Servizi di consulenza
Piano di intervento annuale |
Art. 4 – Unità territoriali di servizi
professionali per il personale della scuola
1. L’amministrazione periferica, in raccordo
con l’azione dei nuclei di supporto all’autonomia, predispone l’avvio,
a livello provinciale o sub-provinciale, di unità territoriali di
servizi professionali per il personale della scuola integrando
formule consolidate (Ufficio Studi del Provveditorato agli studi,
ispettori tecnici, referenti per l’aggiornamento, commissioni
tecniche e gruppi di lavoro) con soluzioni introdotte di recente
(nucleo di supporto all’autonomia, personale tecnico utilizzato
sulla base della Legge 23 dicembre 1998, n.448 , art. 26). Ciò in
attesa dell’attuazione di quanto previsto dal D.L.vo 30 luglio
1999, n.300, e, in particolare, dell’art.75, comma 5.
2. L’azione dell’amministrazione periferica
riguarda i servizi professionali di supporto alla progettualità
delle scuole, le azioni perequative e gli interventi legati a
specificità territoriali e tipologie professionali.
3. Compiti prioritari delle unità territoriali
di servizi professionali sono:
- informazione sulle opportunità di sviluppo professionale
(corsi, centri di risorse/documentazione, convegni...) esistenti
a livello territoriale con l’utilizzo delle pagine web dei
siti dell’amministrazione o di altri comunque disponibili;
- consulenza e assistenza per la predisposizione e l’organizzazione
di progetti formativi delle scuole, di reti o di consorzi di
scuole, ivi compresi i Centri territoriali permanenti per l’educazione
degli adulti;
- assistenza e tutoraggio per progetti di formazione a distanza
o in rete in cui sia coinvolto il personale della scuola;
- coordinamento e sostegno nel caso di attivazione di centri per
insegnanti, in cooperazione con realtà locali, nella
prospettiva di una rete di supporto professionale;
- diffusione e rispetto degli standard per la qualità della
formazione definiti all’art.11 del Contratto collettivo
nazionale integrativo;
- relazione con le istituzioni universitarie, con l’IRRSAE,
con le associazioni professionali e/o disciplinari presenti sul
territorio e con i soggetti accreditati.
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Unità territoriali di servizi professionali
Servizi di supporto alla progettualità delle
scuole
Compiti delle unità territoriali
Informazioni
Consulenza ed assistenza
Tutoraggio per progetti di formazione a distanza
e in rete
Coordinamento e sostegno
Diffusione e rispetto standard
Relazioni con Università, IRRSAE…
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Art.
5 – Interventi finalizzati a specifici istituti contrattuali
1. Come previsto dal Contratto collettivo
nazionale integrativo, gli interventi finalizzati a specifici
istituti contrattuali riguardano:
- la formazione del personale che dovrà svolgere le
funzioni-obiettivo (art.28, comma 1 del CCNL sottoscritto il 26
maggio 1999);
- (omissis)
2. Rispetto agli impegni sottoscritti, già nel
corso del 1999 si avvieranno gli interventi tenendo conto della
necessaria scansione pluriennale delle azioni previste e dell’opportuna
gradualità, anche al fine di assicurare la massima qualità ed
efficacia. Gli interventi riguarderanno le fasi iniziali di tali
linee di lavoro e saranno concentrati in quattro direzioni:
a. progettazione, secondo le indicazioni del
Contratto collettivo nazionale integrativo, di un piano di azione
complessivo relativo alle funzioni-obiettivo, in collaborazione con
l’Osservatorio di orientamento e di monitoraggio e con il supporto
di un gruppo misto, composto dal Coordinamento per l’autonomia e
dal Coordinamento per la formazione degli insegnanti, e successiva
realizzazione delle iniziative nel corso dell’anno scolastico
1999-2000;
b. (omissis);
c. (omissis);
d. (omissis).
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Formazione del personale che dovrà svolgere le
FO
Gradualità delle azioni
Progettazione del piano di azione complessivo
relativo alle FO
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Art. 6 – Azioni d’interesse generale (omissis)
Art.
7 – I soggetti che offrono formazione e i corsi riconosciuti
1. Come prevede il Contratto collettivo nazionale
integrativo il sistema di offerta di formazione per il personale
della scuola comprende:
- soggetti istituzionalmente qualificati, quali le università e
i consorzi universitari ed interuniversitari, gli IRRSAE, gli
istituti pubblici di ricerca;
- soggetti, quali le associazioni professionali e disciplinari,
considerati qualificati dal Ministero sulla base di un esame dei
requisiti;
- soggetti con cui l’amministrazione ha sottoscritto
specifiche convenzioni;
- soggetti accreditati dal Ministero sulla base dei requisiti
indicati nel Contratto integrativo.
Le azioni formative dei soggetti sopra indicati
sono automaticamente riconosciute dal Ministero.
2. Il Ministero definisce entro 60 giorni dall’emanazione
della presente Direttiva le procedure per il riconoscimento delle
iniziative di formazione, ad esclusione di convegni, congressi e
simposi, rivolte al personale della scuola e proposte da soggetti
diversi da quelli indicati nel precedente comma. A questo scopo il
Coordinamento della formazione degli insegnanti si avvale di una
Commissione tecnica appositamente costituita.
3. Fino alla definizione delle nuove procedure
rimangono in vigore le disposizioni vigenti (Direttiva n.305 del 1
luglio 1996 e Direttiva n.156 del 26 marzo 1998).
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Soggetti qualificati
Soggetti che possono essere qualificati
Soggetti con convenzioni con il Ministero
Soggetti accreditati
Procedure per il riconoscimento
Commissione tecnica
Procedure transitorie
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Art.
8 – Osservatorio di orientamento e di monitoraggio e standard
organizzativi e di costo
1. Per accrescere la coerenza del sistema è
costituito, ai sensi dell’art.9 del Contratto collettivo
integrativo nazionale, l’Osservatorio d’orientamento e di
monitoraggio in relazione all’arricchimento professionale legato
alle trasformazioni di sistema, alla riconversione, alla
riqualificazione e alla mobilità professionale.
2. Il Ministero, d’intesa con le OO.SS.,
definisce in termini operativi gli standard organizzativi e di costo
di cui all’art.11 del Contratto collettivo nazionale integrativo.
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Osservatorio nazionale
Definizione degli standard (cfr. p.6,7,8) |
Art. 9 – Coordinamento regionale
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Art.10 – Coordinamento nazionale
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Art. 11 – Monitoraggio, valutazione e controllo
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Art.12 – Gestione delle risorse
finanziarie
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Art.13 – La collaborazione europea
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A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la
presente direttiva è stata registrata dalla Corte dei Conti in data
……/1/2000
(controllare data)
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Dal CCNL/99
Sezione III – Personale ata
Art
30 – Aree e Funzioni
1. Primo
capoverso
Il personale amministrativo…
2. Primo
capoverso
Tali funzioni…
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Funzioni del personale ATA
L’unità di servizi come principio generale |
Art. 31 – Sistema di classificazione
professionale del personale ATA
2. Primo
capoverso
Il nuovo sistema…
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Nuovo sistema di classificazione del personale
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Art.32 – Compiti e mansioni del personale ATA
1 Primo
capoverso
I compiti del personale ATA…
1 Primo
capoverso, punto b)
…da funzioni aggiuntive…
A) Tra le aree con …
I passaggi del personale ATA…
b) Alle predette procedure…
B) All’interno dell’area …
Il passaggio dei dipendenti da …
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Compiti previsti dal profilo
Funzioni aggiuntive
Passaggi di area
Procedure selettive
Partecipazione alle procedure selettive
Passaggi interni all’area |
Art.33 – Orario di lavoro
2 Primo
capoverso
In sede di contrattazione integrativa…
2 Primo
capoverso, prima lineetta
- l’orario di lavoro è funzionale …
4 Primo
capoverso
In quanto autorizzate compatibilmente…
5 Primo
capoverso
Al personale adibito…
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Articolazione di istituti di flessibilità
Criteri
Prestazioni eccedenti
Articolazioni su più turni
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Art.34 – Il direttore dei servizi generali ed
amministrativi
1 Primo
capoverso
Contestualmente con la piena attuazione…
2 Primo
capoverso
A tale profilo si accede con i titoli …
2 Secondo
capoverso
Per il personale in possesso …
3 Primo
capoverso
Contenuti, modalità operative…
3 Verso la
fine del primo capoverso
… che sarà affidato per incarico…… |
Definizione del profilo di direttore dei servizi generali e
amministrativi (SGA)
Accesso al profilo
Percorso formativo abbreviato
Contenuti…dei corsi di formazione
Criteri e modalità di sostituzione del Direttore dei SGA
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Art 35 – Indennità di amministrazione
Primo capoverso
Nel primo biennio contrattuale…
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Indennità di amministrazione nel primo biennio
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Art 36 – Valorizzazione della professionalità
del personale ATA
1. Primo
capoverso
La complessità della scuola dell’autonomia…
2. Primo
capoverso
Al fine di corrispondere…
2. Secondo
capoverso
Possono pertanto…
punto a)
per gli assistenti amministrativi…
punto b)
per gli assistenti tecnici…
punto c)
per i cuochi…
punto d)
per i collaboratori scolastici…
punto e)
per i restanti profili…
3. Primo
capoverso
Per il personale sopra indicato…
4. Primo
capoverso
In sede di contrattazione integrativa…
5. Primo
capoverso
Per corrispondere adeguatamente…
5. Primo
capoverso, prima lieetta
ridistribuzione del personale…
5. Secondo
capoverso
La contrattazione integrativa…
5. Secondo
capoverso, ultime righe
… le parti concordano di individuare… |
Impegno e competenze professionali
Assegnazione delle funzioni
Tipologie di funzioni
Assistenti amministrativi
Assistenti tecnici
Cuochi
Collaboratori scolastici
Altri
Percorsi formativi
Criteri e modalità per la individuazione della professionalità
Rideterminazione funzionale del personale ATA
…secondo nuovi modelli organizzativi
Procedure di assegnazione del personale
Sequenza contrattuale per la verifica |
Art 37 – Norme di prima applicazione
2. Primo
capoverso
Sono portate a compimento…
3. Primo
capoverso
Il profilo di aiutante cuoco…
4. Primo
capoverso
I posti di organico da …
|
Compimento delle procedure selettive ed inquadramento dei
vincitori
Soppresso il profilo di aiutante cuoco
Assegnazione dei posti ai nuovi profili
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Art 38 – Collaborazioni plurime per il
personale ATA
Primo capoverso
Il personale ATA…
Secondo capoverso
Tale collaborazione…
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Collaborazioni in altre scuole
Senza oneri e con autorizzazioni
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Dal CCNI/99
Art. 9 – Osservatorio di orientamento e di
monitoraggio
1 . Primo
capoverso
L’osservatorio è una struttura…
2. Secondo
capoverso
L’osservatorio che non ha compiti … e da un
pari numero di rappresentanti dell’amministrazione…
4. Primo
capoverso
I dompiti dell’Osservatorio sono definiti…
4. Secondo
capoverso
L’Osservatorio viene costituito… |
Osservatorio per la formazione
Senza compiti di gestione diretta
Compiti
Decentramento regionale)
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Art. 11 – Standard organizzativi e di costo
2. Primo
capoverso
Per quanto ci si riferisce all’organizzazione…
3. Primo
capoverso
Dal punto di vista dei costi…
4. Primo
capoverso
Le parti firmatarie… |
Standard Organizzativi
Standard di costo
Definizione operativa degli standard
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Art. 12 – Il diritto alla formazione del
personale docente e le condizioni di partecipazione
1. Primo
capoverso
Per raggiungere gli obiettivi…
2. Primo
capoverso
Gli insegnanti hanno diritti…
3. Primo
capoverso
Il capo d’Istituto assicura…
4. Primo
capoverso
Le stesse opportunità…
5. Primo
capoverso
La formazione dei docenti…
6. Primo
capoverso
Il Ministero ricercherà…
7. Primo
capoverso
I criteri di fruizione…
8. Primo
capoverso
All’interno delle singole aree…
9. Primo
capoverso
Il personale che partecipa…
10. Primo
capoverso
Per garantire efficacia…
11. Primo
capoverso
Nella prospettiva di…
12. Primo
capoverso
Per assicurare…
12. Verso
la fine del capoverso
A livello di singola scuola… |
Diritto di fruizione
Diritto di fruizione di 5 giorni per iniziative di formazione
Viene favorita la partecipazione
Diritto di partecipare a corsi come formatori
Accesso a percorsi universitari brevi
Riconoscimento crediti
Contrattazione decentrata per criteri di fruizione
Flessibilità nell’articolazione interna dell’orario di
lavoro
Servizio a tutti gli effetti
Formazione a distanza
Verifica degli esiti e certificazione
Informazione sui corsi
Informazione preventiva sui criteri di fruizione dei permessi |
Art. 16 – Formazione finalizzata a specifici
istituti contrattuali
Primo ed unico capoverso
Nell’ambito…
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Carattere di priorità
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Art. 17 – Formazione per le funzioni obiettivo
1. Primo
capoverso
Per la preparazione…
1. Primo
capoverso, verso la fine
L’amministrazione predispone…
1. Primo
pallino
In riferimento…
1. Secondo
pallino
L’amministrazione periferica…
1. Terzo
pallino
I corsi saranno realizzati…
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Criteri per il riconoscimento dei crediti
Caratteristiche del piano
30 ore modulari
Garanzia di offerte e fruizione
Soggetti che realizzano i corsi |
Art.37 – Funzioni strumentali al POF
1. Verso la
metà del primo capoverso
… sono assegnate risorse…
Secondo capoverso
Agli insegnanti…
2. Primo
capoverso
Il numero complessivo…
2. Primo
capoverso, verso la fine
… la cui scelta e modalità…
2. Secondo
capoverso
… alle istituzioni scolastiche…
2. Terzo
capoverso
… alle accademie e ai conservatori…
2 Quarto
capoverso
… alle scuole con annesso Convitto…
2 Quarto
capoverso, verso la fine
… secondo modalità da definire in sede…
2 Quinto
capoverso
… Le disponibilità residue…
3 Primo
capoverso
… Il collegio dei docenti…
3 Primo
capoverso, verso la fine
… può avvalersi di una commissione…
… Successivamente i docenti…
4. Primo
capoverso
Nell’all. n. 3…
5. Primo
capoverso
Il collegio dei docenti…
5. Terzo
capoverso
A regime costituisce…
5. Quarto
capoverso
Il lavoro istruttorio…
5. Quarto
capoverso, verso la metà
… sulla base della relazione…
5. Quarto
capoverso, verso la fine
… ai fini dell’eventuale conferma… |
Assegnazione delle risorse finanziarie
Tempo parziale e libera professione
Numero delle funzioni da assegnare
Vicario
Istituzioni scolastiche non dimensionate
Accademie e conservatori
Scuole con convitti nazionali
Modalità
Disponibilità residue
Identificazione delle funzioni da parte del collegio dei docenti
Commissioni
Presentazione domande
Individuazione di alcune funzioni-obiettivo
Designazione di docenti per assegnazione delle funzioni-obiettivo
Partecipazione corso di formazione come credito specifico
Punteggi e graduatorie
Relazione dell’insegnante
Valutazione del collegio per eventuale riconferma |
Art. 50 – Funzioni per la valorizzazione della
professionalità del personale ATA
2. Primo
capoverso
Il capo d’istituto…
3. Primo
capoverso
Entro il 15 settembre…
3. Primo
capoverso, verso la fine
… aggiuntive per ogni profilo…
4. Primo
capoverso, verso la fine
Nelle accademie…
5. Primo
capoverso
per singoli profili al lordo delle ritenute…
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Assegnazione delle funzioni a tempo indeterminato
Determinazione del n. delle funzioni
Almeno una funzione per ogni profilo professionale
Accademie e conservatori
Retribuzione accessoria |
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