SCRITTE SUI MURI DELLA SINAGOGA DI KOWELNel settembre 1942 quelli dei 10 mila ebrei abitanti a Kowel, in Volinia, che non erano stati ancora massacrati, furono presi dai tedeschi e rinchiusi nella sinagoga. Vi furono lasciati per alcuni giorni senza cibo né acqua. Un certo numero di loro, presi a
piccoli gruppi, furono fucilati. Poi la sinagoga fu
data alle fiamme. Sopravvisse solo una donna che impazzì. Sui ruderi della
sinagoga furono ritrovati estremi messaggi, in yiddish, alcuni dei quali
scritti con il sangue: ESTHER SRUL (Uccisa il 15/9/1942) Le porte si aprono. Eccoli, i nostri assassini. Vestiti di nero. Sulle
loro sporche mani portano guanti bianchi. A due a due ci cacciano dalla
sinagoga. Le mani alzate sulle nostre teste. Care sorelle e fratelli come è duro dire addio per sempre alla vita così bella. E quelli che restano in vita non dimenticate mai la nostra
innocente piccola via ebraica. Sorelle e fratelli vendicatevi sui nostri
assassini. GINA ATLAS Ruven Atlas che tu sappia che qui fu
assassinata tua moglie Gina e tuo figlio Imus. Nostro figlio pianse amaramente. Non voleva
morire. Va’ in guerra e vendica tua moglie e il tuo
unico figlio. Ci conducono alla morte e siamo innocenti. a cura
di Pier Francesco Rinella 3° C |