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Accesso all'Università, conteranno la bravura e
il curriculum scolastico LA NORMATIVA
Entrata in vigore della normativa Le misure
adottate dal Consiglio dei Ministri entreranno in vigore a partire dall’anno
accademico 2008/2009. I percorsi interesseranno:
Elementi di novità
Il decreto prevede la realizzazione di appositi percorsi di orientamento affinché gli studenti arrivino preparati ai corsi di laurea che hanno scelto consolidando le proprie conoscenze in relazione alla preparazione richiesta per i diversi corsi di studio. 2.
Valorizzazione della qualità dei risultati scolastici
degli studenti per l’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti: · 80 punti saranno assegnati sulla base del risultato del test d'ingresso · 25 punti saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola. Ad essi contribuiranno: ü la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore; ü la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100; ü la lode ottenuta nella valutazione finale dell’esame di Stato; ü le votazioni, uguali o superiori agli otto decimi, conseguite negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni in discipline, predefinite nel bando di accesso a corsi universitari, che abbiano diretta attinenza o siano comunque significative per il corso di laurea prescelto. · i quiz universitari dovranno tenere conto dei programmi delle superiori 3. E’ inoltre possibile: ü il coinvolgimento dei docenti della scuola secondaria superiore nella predisposizione dei test di accesso; ü fare ricorso a specifiche convenzioni aperte alla partecipazione di associazioni, imprese, rappresentanze del mondo del lavoro e delle professioni che intendono fornire il loro apporto con proprie risorse tecniche, umane e finanziarie. Monitoraggio delle attività
svolte in attuazione del decreto e i risultati ottenuti: nasce una Commissione nazionale - con rappresentanza paritetica del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero dell’università e della ricerca con una rappresentanza territoriale dei Comuni, delle Province e delle Regioni - che opera in raccordo con l’Istituto nazionale di valutazione del sistema dell’istruzione (Invalsi) e con l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur). |