La Vita Di Teodorico



Odoacre e Teodorico Particolare del Codice Palatino Vaticano (XII secolo) conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana. La scena rappresenta il duello tra Teodorico, re degli Ostrogoti, e Odoacre, l'ultimo imperatore d'Occidente

Teodorico il Grande (Pannonia 454 ca. - Ravenna 526), re degli ostrogoti (474-526) e fondatore del regno ostrogoto in Italia. Originario della provincia romana della Pannonia, figlio del re ostrogoto Teodemiro, fu tenuto in ostaggio ed educato presso la corte di Costantinopoli, capitale dell'impero bizantino. Alla morte del padre (474) tornò fra i goti e fu eletto re; nel corso dei quattordici anni che seguirono si pose al servizio dell'imperatore bizantino Zenone che nel 488 gli ordinò di invadere l'Italia per detronizzare Odoacre, il re germanico che aveva deposto (476) Romolo Augustolo, l'ultimo imperatore d'Occidente. Nelle tre battaglie decisive sull'Isonzo, a Verona e a Pavia (489), Teodorico mise in rotta l'esercito di Odoacre costringendolo a rifugiarsi a Ravenna. L'assedio durò tre anni e quando ormai i goti avevano occupato le province romane di Rezia, Illiria e Pannonia, Odoacre si arrese ma venne assassinato a tradimento nel corso di un banchetto (493). Teodorico spostò la capitale del regno a Ravenna e nel 498 ricevette il titolo di patrizio dal nuovo imperatore d'Oriente Anastasio I. La sua attività di governo mirò a integrare l'elemento ostrogoto e quello romano, a promuovere lo sviluppo agricolo e commerciale dei territori conquistati, a instaurare solidi legami con i popoli vicini (visigoti, burgundi, vandali e franchi) attraverso un'accorta politica matrimoniale. Riconoscendo la grandezza della civiltà romana, si avvalse dell'opera di consiglieri latini quali Boezio e Cassiodoro e lasciò nelle mani di funzionari latini anche la cura dell'amministrazione del regno. Le leggi del cosiddetto "Editto di Teodorico" furono raccolte e compilate sulla base del codice di diritto romano. Benché di religione ariana, il sovrano si mostrò tollerante verso la Chiesa di Roma e il nuovo regno conobbe un periodo di pace e di prosperità senza precedenti. I suoi ultimi anni furono però funestati dall'occupazione dei territori visigotici da parte dei franchi, che costrinsero gli ostrogoti a scendere in guerra, e dalle persecuzioni contro gli ariani attuate dall'imperatore d'Oriente Giustino I. Teodorico temette che a corte i sudditi latini stessero tramando contro di lui e condannò a morte numerosi funzionari, tra cui lo stesso Boezio; inoltre fece imprigionare il papa Giovanni I. Quando Teodorico morì, gli succedette la figlia Amalasunta come reggente per il proprio figlio Atalarico. Il re ostrogoto fu sepolto nell'imponente mausoleo di Ravenna, tuttora esistente.