Il profeta Maometto
Muhammad nacque alla Mecca nel 570 d.C. Sull'infanzia di Muhammad non si hanno notizie sicure e sono molte le leggende che si sono formate successivamente. Tuttavia su alcuni fatti coincidono. Il padre Abd Allah, che apparteneva alla tribù dei Quraysh morì prima della sua nascita. Il piccolo Muhammad venne dapprima affidato ad una nutrice che apparteneva ad un clan nomade. La madre morì lungo la strada di ritorno da un viaggio a Medina quando il profeta aveva appena 6 anni. Il bambino fu accolto prima dal nonno paterno e poi dallo zio Abd al-Muttalib, un commerciante agiato.
Malgrado l'amore dei familiari si racconta che il Profeta fosse un ragazzo triste e serio. Muhammad ad otto anni divenne pastore, ma più tardi, quasi adolescente chiese allo zio il permesso di abbandonare questa noiosa occupazione e di seguirlo nei suoi viaggi. Divenne un giovane mercante dall'onestà scrupolosa che designava le ricchezze materiali ed era sempre cordiale con tutti, tanto da meritare il soprannome di "Al Amin" (colui che è fidato). Muhammad entrò al servizio di Khadija, una ricca vedova che sposò successivamente. Khadija aveva 15 anni più di lui, ma il profeta le rimase fedele fino alla morte. Khadija, chiamata anche "la prima credente dell'Islam", ebbe un ruolo importante nell'evoluzione del pensiero e della maturità del suo sposo. Diede a Muhammad dei figli ma sopravvissero solo 4 femmine; adottò il cugino Alì e uno schiavo.
Verso i 35 anni il profeta stanco e insoddisfatto della vita quotidiana, abbandonò ogni attività commerciale per dedicarsi alla meditazione. La solitudine in cui viveva era assoluta e i problemi che si poneva quest'uomo erano soprattutto di natura religiosa. Muhammad cercava la verità sulle cose divine, turbato da tutto ciò che si diceva su Allah. Dalle montagne il profeta sentiva delle voci e le sue notti erano abitate da visioni, poi ritornava a casa dove trovava la moglie che raccoglieva con affetto le sue confidenze. Questa fase movimentata della sua vita durò 5 anni fino al giorno in cui, meditando nella grotta Hira sentì una voce che gli parlava. Una notte, secondo il racconto del Profeta l'Essere Potente gli disse: "Leggi", passato lo stupore per ben due volte Muhammad rispose all'Arcangelo Gabriele di essere analfabeta. Allora questi recitò e fece recitare al nuovo Profeta quanto segue: "1 Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, 2 ha creato l'uomo da un'aderenza. 3 Leggi, ché il tuo Signore è il Generosissimo, 4 colui che ha insegnato mediante il calamo, 5 che ha insegnato all'uomo quello che non sapeva." Era la notte del 27 del mese di Ramadan, notte che sarà chiamata la notte del destino. Alla morte del Profeta queste rivelazioni furono raccolte per formare il Corano, ma non organizzate secondo un ordine. Secondo alcuni studiosi le prime rivelazioni sono state brevi, mentre solo successivamente con l'aumento dell'autorità di Maometto sono diventate più lunghe.
Muhammad divenne il Profeta glorioso, incaricato da Dio di trasmettere il messaggio liberatorio a tutti gli uomini. La cosmologia dell'Islam non solo condannava i costumi corrotti dei ricchi mercanti arabi, ma insegnava che vi era un solo Dio. I primi seguaci del Profeta furono, oltre alla moglie, il cugino Alì e l'inseparabile amico Abou Baker. Poco a poco le adesioni al piccolo gruppo dei Musulmani aumentarono. L'Islam fu considerato un potente invito alle rivendicazioni e alla protesta contro l'ordine stabilito. Le persecuzioni contro il gruppo dei credenti e contro il Profeta in particolare, diventavano sempre più intollerabili. Questi, vedendosi abbandonato dal suo stesso clan, nel 622 decise di fuggire a Yatrib (futura Medina) con ottanta discepoli. Prima di questa data per ben due volte Muhammad si era incontrato con alcuni cittadini di Yatrib che si convertirono all'Islam e gli giurarono fedeltà. A seguito di questi incontri la comunità musulmana usciva dall'isolamento.
L'Islam in quanto dogma, legge e civiltà era nato.
L'anno 622 diventa l'anno uno dell'era musulmana chiamato Hejira che significa "espatrio" e la città di Yatrib fu chiamata Madinet Annabi "Città del Profeta".
La prima preoccupazione di Muhammad fu quella di fondere in una sola comunità gli emigrati della Mecca e gli alleati di Medina. Fu formulato un testo scritto, conosciuto sotto il nome di Costituzione di Medina. Questa costituzione fu la prima del genere al mondo e comprende all'incirca cinquanta articoli che riguardano l'amministrazione, la giustizia, la difesa.
Dopo la celebre battaglia di Badr, ci fu quella di Ohod in cui il Profeta fu ferito, ma i meccani indeboliti e sconcertati, avevano accettato il fatto compiuto. Nel 628 firmarono con i Musulmani un armistizio che permise al Profeta di ritornare nella sua città natale.Nel 630 Muhammad entrò trionfalmente alla Mecca alla testa dei suoi seguaci. Rivolgendosi alla folla dichiarò: " La sola aristocrazia sarà ormai quella della pietà ".