Sono le persone o le organizzazioni, laiche o religiose, che vivono nelle zone
dei bambini adottati e collaborano con il Mais per la buona riuscita dei
progetti di adozione a distanza. La scelta dei referenti onesti, capaci,
disponibili e il rapporto di fiducia sono caratteristiche fondamentali per
l'avvio del progetto. Spesso si tratta di persone che già lavorano con i
ragazzi e che conosciamo da tempo. Il Mais chiede loro un impegno scritto sugli
interventi verso i ragazzi adottati, sulla gestione dei contributi solo per le
finalità del progetto, sul favorire la conoscenza e lo scambio fra i bambini e
i loro sostenitori e informare periodicamente sulla situazione personale dei
bambini. L'opera svolta dai referenti a volte è gratuita e volontaria, a volte
ricevono un compenso periodico, si tratta allora di persone qualificate e
disoccupate che spesso garantiscono un impegno più continuo e proficuo. Viene
favorito il rapporto diretto tra i sostenitori e i referenti attraverso incontri
in Italia e viaggi nei paesi dove loro operano.
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"E' incoraggiante vedere quanti progressi hanno fatto alcuni alunni. I ragazzi iniziano la scuola senza alcuna conoscenza della lingua inglese, incapaci di contare, leggere e senza alcuna capacità cognitiva. Molti provengono da case dove non esistono libri, carta o penna per scrivere."
J. Stevenson
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