SCUOLA MEDIA STATALE "GIULIANO DA SANGALLO"
IL PATRONO DI OSTIA: S. AGOSTINO
All'inaugurazione tante personalità sia laiche che religiose e di tutte le istituzioni locali.
Breve storia di S. Agostino: la storia di S. Agostino è connessa con la storia di sua madre, Santa Monica. Nasce in Africa (allora sotto la dominazione dell'Impero Romano) a Tagaste nel 354; nacque con il nome di Aurelio Agostino da Patricius, un modesto consigliere municipale e piccolo proprietario terriero di Tagaste, oggi Souk-Ahras, Algeria, pagano, e da madre cristiana, Monica. Quest'ultima eserciterà un grande ruolo nell'educazione e nella vita del figlio.
Africano di nascita,
e quindi probabilmente di madrelingua berbera, apprese e utilizzò il punico e il latino,
mentre non imparò mai il greco l'altra grande lingua di cultura dell'epoca con il latino.
All'età di diciassette anni fu mandato a Cartagine per studiare retorica. Risale
all'epoca la morte del padre Patricius. A Cartagine Agostino visse per quindici anni in
concubinaggio con una donna, dalla quale ebbe un figlio, Adeodato (il quale morì
tra il 389 e il 391). Da questa donna si separò nel 386. Da giovane aderisce al
Manicheismo, ma scoperta la vocazione per la filosofia e, in particolare, per il pensiero
dei neoplatonici di Plotino, nel 383 si recò a Roma, dove insegnò retorica e,
appunto, filosofia; l'anno successivo si trasferì a Milano, dove il
"praefectus urbis" gli procurò un posto di insegnante, Agostino resta
affascinato dalla personalità di Ambrogio (vescovo di Milano), dal quale viene convertito
al cristianesimo nel 385. Decisivo per la sua conversione - così narra egli stesso
nelle sue "Confessioni", testo che diverrà un classico della teologia e
della letteratura - sarebbe stata l'esperienza vissuta in un giardino, quando sentì
la voce di una bimba che cantarrellava "tolle lege", ossia prendi e
leggi, invito che egli riferì alla Bibbia, che, a quel punto, aprì a caso, cadendo su un
passaggio di San Paolo. Diventa così catecumeno e la notte fra il 24 e il 25 aprile 386,
vigilia di Pasqua, riceve il battesimo dalle mani del vescovo Ambrogio.
Tornato in Numidia nel 387, dove nel 395 divenne vescovo di Ippona (l'attuale
Annaba, Algeria) e dove fonderà un monastero, Agostino elaborò le sue dottrine sul
peccato originale (istituendo fra il IV secolo e il V secolo il battesimo infantile
nella Chiesa cattolica), la grazia divina e la predestinazione.
Teorico della pace come aspirazione universale degli uomini, combatté a lungomolte
dottrine eretiche. Morì nel 430, mentre Ippona era assediata dai Vandali.
Le sue opere maggiori sono le "Confessioni" (del 397) e "La città di Dio" (tit. lat.: "De civitate Dei"), scritta in ventidue volumi tra il 412 e il 426, che costituisce una vera e propria apologia del Cristianesimo messo a confronto con la civiltà pagana.
Ecco la statua e la targa dedicata al santo: