SCUOLA MEDIA STATALE "GIULIANO DA SANGALLO"

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PIAZZE

La piazza è un elemento che connota e caratterizza le città fin dal loro nascere. In Italia sicuramente questo è avvenuto dal periodo dei cosiddetti "comuni". Le città in genere hanno una piazza centrale. E poi tante altre piazze sulle quali storicamente si sono affacciate la vita economica, sociale, politica e religiosa degli abitanti. La piazza è un luogo di incontro di tutte le generazioni, dai bambini agli anziani. Ma la piazza è anche un luogo simbolo. La piazza è cioè la metafora della città.

Ecco una immagine di Piazza della Stazione Vecchia ad Ostia:

Piazza della Stazione Vecchia

 

SIGNIFICATO DI PIAZZA

Fin dall’antichità gli uomini hanno sentito l’esigenza di vivere in gruppo. Già nelle prime comunità preistoriche le persone svolgevano in gruppo le attività più importanti: la caccia, la raccolta dei frutti e delle radici, la costruzione delle capanne…
Nelle nostre zone, anticamente il luogo d’incontro era chiamato "la Comune".
Con la nascita della civiltà furono costruite le prime piazze. Il centro della città di Atene era l’agorà, la piazza principale, abbellita da portici, fontane, statue; attorno a essa sorgevano gli edifici pubblici.  L’agorà era piena di bancarelle e affollata ad ogni ora del giorno e della notte da gente che discuteva, comprava e vendeva. L’agorà era anche il luogo delle riunioni politiche, dove i cittadini prendevano le decisioni politiche ed esprimevano il loro voto sulle questioni importanti.
 
Durante il Medioevo, al centro del borgo, cioè della piccola città, c’era la piazza principale, sulla quale si affacciava la cattedrale o la chiesa con il suo campanile.   Allontanandosi dalla piazza centrale le case diventavano più povere e le vie sempre più strette. La piazza costituiva il cuore della città perché in essa si svolgeva il mercato ed era quindi luogo di incontri, di affari e di divertimento.  Lo spazio pubblico della città, dove l'uomo è tenuto ad apparire, fruisce, per sua stessa natura, di una duplice definizione. L'una lo differenzia rispetto alla casa, luogo del riposo e del sonno, ma spazio chiuso, privato, femminile, difeso e da difendere; l'altra rispetto al "paese piatto" al "paese vuoto" della campagna, spazio aperto, ma luogo del lavoro e della natura. Esso si impone come lo spazio dell'azione senza lavoro: luogo del rituale e della festa, del gesto e dello spettacolo, dei piaceri e dei giochi. Luogo del rituale: non vi è città che non abbia un fondatore reale o mitico, un eroe o un personaggio santo, che non abbia un centro al tempo stesso politico e religioso.
Ecco la nostra Piazza della Stazione Vecchia, in tutti isuoi aspetti:
 
 
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Le foto della Piazza della stazione vecchia
 
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