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I venti possono agire, in mare aperto, fino ad una profondità massima di 150 metri. L'onda si forma perché il vento spinge lo strato d'acqua superficiale, cede così parte della sua energia e imprime una velocità superiore allo strato d'acqua; per attrito ogni strato d'acqua con velocità differente tende a trascinare lo stato sottostante più lento e nello stesso tempo a rallentare. L'attrito tra il vento e la superficie dell'acqua muove le particelle superficiali di un moto circolatorio, che diminuisce fino a scomparire con la profondità. Il moto ondoso non comporta trasporto di materia fino a breve distanza dalla costa; poi, quando la profondità diventa pari a circa un mezzo della lunghezza d'onda, essa si rompe e frange, trasformandosi da un'onda di oscillazione ad un'onda di traslazione, con trasporto di materia. |
Distinguiamo nell'onda:
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