Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria Statale 109° Circolo – “V. PICCININI”
SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO
PROGETTO CULTURA DELLA SICUREZZA
PROGETTO DI ISTITUTO
PROGETTO EDUCATIVO DI PREVENZIONE dal titolo:
“ Vedo e prevedo” TIPOLOGIA DEL PROGETTO Scopo del progetto è quello di promuovere il benessere psico-fisico del bambino, l’autostima e l’attivazione di capacità psicologiche che permettano ai bambini di essere più capaci di capire se stessi e i loro rapporti con gli altri per poter affrontare meglio la vita di relazione, potenziando quella parte dell’intelligenza che è in grado di favorire reazioni emotive equilibrate e funzionali. DESTINATARI Il progetto è rivolto a tutti gli alunni di scuola dell’infanzia e primaria dei tre plessi del circolo, a tutti gli insegnanti e ai collaboratori scolastici. OBIETTIVI (Elementi che l’esperienza intende formare) · Acquisire la consapevolezza di sé e del proprio ruolo; · capire in modo operativo il senso dei fondamentali comportamenti sociali; · acquisire la capacità di porsi in modo sereno di fronte a situazioni problematiche di difficoltà e/o di emergenza nei diversi ambienti: casa, strada, scuola; · effettuare simulazioni corrette dello sgombero rapido dell’edificio scolastico secondo le regole dettate dal piano di evacuazione. IDENTIFICAZIONE DELLE TEMATICHE SPECIFICHE L’attività didattica del progetto è strutturata in modo da essere attuata in più momenti; un livello più concreto strettamente legato alla 626, che consiste in: ricognizioni, descrizioni, individuazione di elementi di rischio, di semplici ristrutturazioni degli ambienti in funzione della sicurezza, della costruzione e lettura di planimetrie esposte all’interno delle classi. Tutte gli insegnanti sono stati e saranno coinvolti nell’acquisizione di conoscenze sulle procedure previste sulla 626. L’altra parte del progetto è inerente alla “cultura” della sicurezza, alla conoscenza e alla consapevolezza che il bambino ha di sé, per poter arrivare a porsi in maniera serena di fronte a situazioni “problematiche”, di difficoltà e/o di emergenza (materiale e interpersonale) riuscendo a gestire le proprie emozioni al fine di attivare delle “risposte” adeguate. L’ultima parte, riguarda l’analisi critica dei vari ambienti; il riconoscimento dei pericoli, dei comportamenti a rischio ecc. METODOLOGIA Il metodo suggerito, per la realizzazione delle attività del percorso, è quello di un coinvolgimento attivo degli alunni con attività di laboratorio finalizzate alla conoscenza ed acquisizione delle fondamentali regole sulla sicurezza personale, collettiva e degli ambienti. TEMPI DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ Il progetto avrà la durata di cinque anni per gli obiettivi a lungo termine e di un anno rispetto agli obiettivi didattici programmati MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ I bambini saranno coinvolti in attività concrete: prove di evacuazione, uscite didattiche, dialogo, confronto, lettura, ascolto, ricerca, espressione verbale e non, riflessioni personali e collettive sulle esperienze, attività di laboratorio. produzioni individuali e di gruppo, valutazioni e autovalutazioni. RISORSE PROFESSIONALI DA UTILIZZARE L’insegnante referente del progetto, gli insegnanti del circolo, i collaboratori scolastici. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI MONITORAGGIO Saranno predisposte schede di monitoraggio rivolte agli insegnanti per verificare e valutare, soprattutto in itinere, l’andamento del progetto per: · rilevare problemi, · individuare soluzioni efficaci, · rilevare punti di forza e punti di debolezza. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche mireranno a rilevare: relativamente agli alunni: · il grado di partecipazione e di interesse; · il grado di autonomia; · la maturazione di competenze, abilità e conoscenze; · i risultati educativi e didattici effettivamente raggiunti; relativamente ai processi: · l’efficienza e l’efficacia del progetto e del percorso didattico seguito; · a livello educativo; · a livello maturativo e culturale raggiunto dagli alunni; parametri di valutazione saranno: · grado di raggiungimento degli esiti attesi; · soddisfazione dei bambini e delle loro famiglie; REFERENTE DEL PROGETTO MARANO Daniela
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